Afghanistan: Romania, decisioni del Consiglio Supremo di Difesa
L’Esercito romeno invierà 200 militari per l’evacuazione e il trasferimento dei cittadini afghani che hanno lavorato per le missioni della NATO in Afghanistan. I militari romeni parteciperanno all’operazione a partire da agosto, per un periodo di sei mesi al massimo. Lo ha deciso ieri il Consiglio Supremo di Difesa, che ha fissato anche le pratiche per portare in Romania giornalisti, attivisti per i diritti dell’uomo o magistrati afghani, in pericolo dopo la presa di potere dei talebani. Un comunicato della Presidenza precisa che l’operazione della NATO consisterà, in linea di principio, nel trasferimento dei cittadini afgani dalle basi temporanee di Kuwait e Qatar in quelle create sul territorio degli stati alleati, dove vengono assicurati i servizi essenziali.
Leyla Cheamil, 26.08.2021, 10:40
L’Esercito romeno invierà 200 militari per l’evacuazione e il trasferimento dei cittadini afghani che hanno lavorato per le missioni della NATO in Afghanistan. I militari romeni parteciperanno all’operazione a partire da agosto, per un periodo di sei mesi al massimo. Lo ha deciso ieri il Consiglio Supremo di Difesa, che ha fissato anche le pratiche per portare in Romania giornalisti, attivisti per i diritti dell’uomo o magistrati afghani, in pericolo dopo la presa di potere dei talebani. Un comunicato della Presidenza precisa che l’operazione della NATO consisterà, in linea di principio, nel trasferimento dei cittadini afgani dalle basi temporanee di Kuwait e Qatar in quelle create sul territorio degli stati alleati, dove vengono assicurati i servizi essenziali.
Il Consiglio ha inoltre deciso l’attivazione del Comitato Interministeriale di Coalizione Nazionale per l’Integrazione dei Profughi, mentre il Ministero dell’Interno valuterà il prima possibile la capacità di accogliere i rifugiati afghani e la possibilità di estenderla. In ugual misura, sarà intensificata la collaborazione con le istituzioni europee specializzate, FRONTEX in primis, nonchè la collaborazione con gli stati confinanti che potrebbero essere interessati, pari alla Romania, da un potenziale flusso migratorio dall’Afghanistan. Il Consiglio Supremo di Difesa sottolinea la necessità di un maggior coordinamento nella comunicazione strategica e nella lotta alla disinformazione.
Per la Romania, il cambiamento di regime in Afghanistan può avere delle conseguenze in materia di sicurezza, a causa dei pericoli rappresentati dall’estremismo, dal terrorismo, dal traffico di droga e armi o dalla migrazione illegale, puntualizza il comunicato della Presidenza. A questo punto, Bucarest prenderà le misure necessarie e resterà fermamente impegnata nella difesa degli interessi nazionali e dei cittadini romeni e, in ugual misura, parteciperà in modo solidale, accanto ai suoi partner e alleati, agli sforzi internazionali per superare questa crisi.
I membri del Consiglio Supremo di Difesa sottolineano, inoltre, che la gestione delle conseguenze della situazione in Afghanistan a breve, medio e lungo termine, basata anche sugli insegnamenti tratti, sarà uno degli elementi importanti per una migliore cooperazione pratica, in complementarità, tra la NATO e l’UE, alla quale la Romania parteciperà. Circa 40 cittadini romeni che hanno lavorato in Afghanistan per compagnie private o per organizzazioni internazionali, e che hanno richiesto di lasciare il Paese, sono stati evacuati da Kabul a bordo di un aereo militare romeno o di voli militari di altri stati membri della NATO.