Afghanistan, evacuazione dei cittadini romeni
16 romeni e sette cittadini di stati partner – cinque bulgari, un americano e un britannico – sono stati evacuati la scorsa settimana da Kabul. Sabato, 15 romeni e quattro bulgari sono atterrati a Bucarest a bordo di un Hercules delle Forze Aeree Romene, in seguito a un’operazione particolarmente complessa che ha coinvolto più istituzioni, in primis i Ministeri degli Esteri e della Difesa. Uno dei romeni rimpatriati, che lavorava per un’azienda a Kabul, ha raccontato che era rimasto bloccato per parecchi giorni in un’ex base militare. E’ riuscito a raggiungere l’aeroporto della capitale afghana con un convoglio, insieme a 400 occidentali. Quando i talebani sono arrivati a Kabul, sembrava impossibile farne uscire qualcuno, ha raccontato il connazionale, con riferimento alle difficili condizioni in cui è stato evacuato. Quello di sabato è stato il terzo volo da Kabul effettuato dall’aereo militare romeno. Oltre 30 connazionali erano stati evacuati in precedenza con aerei di stati partner.
Leyla Cheamil, 23.08.2021, 11:47
16 romeni e sette cittadini di stati partner – cinque bulgari, un americano e un britannico – sono stati evacuati la scorsa settimana da Kabul. Sabato, 15 romeni e quattro bulgari sono atterrati a Bucarest a bordo di un Hercules delle Forze Aeree Romene, in seguito a un’operazione particolarmente complessa che ha coinvolto più istituzioni, in primis i Ministeri degli Esteri e della Difesa. Uno dei romeni rimpatriati, che lavorava per un’azienda a Kabul, ha raccontato che era rimasto bloccato per parecchi giorni in un’ex base militare. E’ riuscito a raggiungere l’aeroporto della capitale afghana con un convoglio, insieme a 400 occidentali. Quando i talebani sono arrivati a Kabul, sembrava impossibile farne uscire qualcuno, ha raccontato il connazionale, con riferimento alle difficili condizioni in cui è stato evacuato. Quello di sabato è stato il terzo volo da Kabul effettuato dall’aereo militare romeno. Oltre 30 connazionali erano stati evacuati in precedenza con aerei di stati partner.
Il 13 agosto, il Ministero degli Esteri aveva aggiornato gli avvisi sul grave deterioramento della situazione di sicurezza in Afghanistan, esortando i connazionali a lasciare urgentemente il suo territorio e ad evitare qualsiasi viaggio nella zona. Nello stesso giorno, il capo della diplomazia Bogdan Aurescu ha convocato l’unità di crisi inter-istiuzionale, che si è subito attivata per gli iter complessi volti a individuare e applicare delle soluzioni rapide per evacuare in sicurezza i cittadini romeni.
Il ministro Bogdan Aurescu ha spiegato che le autorità continueranno gli sforzi per far uscire dal Paese anche gli afghani che hanno lavorato con i militari romeni, come anche alcuni giornalisti. Continueranno i nostri sforzi di portare in Romania i cittadini afghani che hanno lavorato con le truppe romene e gli studenti ai quali lo Stato romeno ha concesso delle borse. Continueremo ad interessarci anche di certe categorie vulnerabili, come i giornalisti afghani e manterrenmo i contatti con tutti i cittadini romeni che si trovano ancora in Afghanistan, che vogliano o meno essere rimpatriati, ha puntualizzato il ministro Bogdan Aurescu.
La Romania si è affiancata agli sforzi della NATO in Afghanistan sin al 2002, con un impegno significativo nell’operazione di portata lanciata dagli Stati Uniti in questo paese in risposta agli attacchi dell’11 settembre 2001. La missione delle Forze Armate della Romania in Afghanistan rimarrà nei libri di storia come la più lunga, complessa e importante operazione militare fuori dal territorio nazionale dalla seconda Guerra Mondiale in poi, sottolineava il presidente Klaus Iohannis a Bucarest un mese fa, alla cerimonia che ha segnato la fine della missione dei militari romeni in questo paese dopo quasi 20 anni di presenza ininterrotta. La Romania ha speso 600 milioni di euro in Afghanistan, dove 27 dei suoi militari sono morti in missioni o attacchi dei talebani, e oltre 200 sono rimasti feriti.