Aereo abbattuto: pres. Basescu, Russia partner dell’atto terroristico
Una guerra ibrida: così definisce il presidente romeno Traian Basescu il conflitto nell’est dell’Ucraina, non lontano dal confine con al Romania. Il capo dello stato ritiene che si tratta di una guerra in cui la Russia colloca ceceni, transnistriani, cosacchi ed altre entità, per sostenere i separatisti. E’, in ugual misura, una guerriglia urbana, una guerra informazionale e insurrezionale degli ucraini di etnia russa, accompagnata da azioni terroristiche.
Roxana Vasile, 22.07.2014, 12:22
Una guerra ibrida: così definisce il presidente romeno Traian Basescu il conflitto nell’est dell’Ucraina, non lontano dal confine con al Romania. Il capo dello stato ritiene che si tratta di una guerra in cui la Russia colloca ceceni, transnistriani, cosacchi ed altre entità, per sostenere i separatisti. E’, in ugual misura, una guerriglia urbana, una guerra informazionale e insurrezionale degli ucraini di etnia russa, accompagnata da azioni terroristiche.
La responsabilità per quanto accade spetta ai separatisti filorussi, ma anche a Mosca, diventata il loro partner tramite sostegno politico, personale qualificato e armamento di tutti i tipi. Tutte queste valutazioni estramemente dure del presidente Traian Basescu si verificano nel contesto in cui la comunità internazionale sta compiendo grandi sforzi per accertare le condizioni in cui è precipitato l’aereo di Malaysia Airlines.
“Le nostre analisi e informazioni indicano che la responsabilità spetta direttamente al gruppo terroristico dell’est dell’Ucraina, che ha colpito l’aereo malese. In ugual misura, la Federazione Russa, che ha messo a disposizione specialisti e l’equipaggiamento necessario al colpo, è parte dell’atto terroristico. Ho preso nota della dichiarazione del presidente Putin di non politicizzare la vicenda. Nessuno la sta politicizzando, però il presidente Putin non può scappare e non può nascondersi dietro rinvii e menzogna dalla responsabilità di aver messo a disposizione gli specialisti e gli equipaggiamenti militari con i quali è stato colpito l’aereo”, ha dichiarato Traian Basescu.
A questo punto, poteva fare l’UE più di quanto ne abbia fatto finora? “Le sanzioni andavano applicate da tanto tempo, sanzioni economiche dure, volte a scoraggiare la leggerezza con cui la Federazione Russa sta alimentando il conflitto generato dai terroristi nell’est dell’Ucraina. Certo, sempre ci sono stati degli argomenti: c’è un Paese che ha grandi investimenti, ce n’è un altro che ha da consegnare equipaggiamenti sofisticati, c’è chi dipende dal gas, mentre altri hanno detto semplicamente che si deve stare in buoni rapporti sia con l’UE che con la Federazione Russa, e avere una posizione debole. Sicuramente, gli argomenti economici sono estremamente importanti. Però nell’Unione Europea noi parliamo di valori. Non è che, per caso, il massimo valore sia il cittadino europeo stesso? La sua sicurezza?”, ha aggiunto il presidente.
Più ritarda l’applicazione di sanzioni drastiche, più caro sarà il prezzo di non aver fermato in tempo l’entusiasmo di Vladimir Putin di riconquistarsi l’impero dell’ex Unione sovietica, ha concluso Traian Basescu.