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Acquisto congiunto di missili Patriot

La NATO sostiene un gruppo di paesi membri, la Romania compresa, per acquistare fino a 1000 missili antiaerei Patriot.

Acquisto congiunto di missili Patriot
Acquisto congiunto di missili Patriot

, 04.01.2024, 12:39

La NATO Support and Procurement Agency (NSPA) sosterrà un gruppo di paesi, tra cui Germania, Paesi Bassi, Romania e Spagna, con un contratto di acquisto di fino a 1.000 missili Patriot. L’approvvigionamento multinazionale consolidato, nello spirito della European Sky Shield Initiative (ESSI), offre economie di scala e sostiene l’espansione della capacità produttiva dei nuovi missili GEM-T per soddisfare la crescente domanda, precisa l’Alleanza in un comunicato. Il contratto, del valore di 5,5 miliardi di dollari, è stato assegnato alla compagnia COMLOG, una joint venture tra una società statunitense e una tedesca, e l’elevato volume supporterà la creazione di un impianto di produzione di missili Patriot in Germania. I missili Patriot costano circa 4 milioni di dollari ciascuno, ma il contratto prevede anche la fornitura di pezzi di ricambio e la loro manutenzione.

La NSPA indica che questo acquisto mira a rafforzare la postura di deterrenza degli alleati nel contesto in cui la Russia sta intensificando il suo attacco aereo contro l’Ucraina. Gli attacchi con missili e droni russi contro civili, città e località ucraini mostrano quanto sia importante la difesa aerea moderna. L’intensificazione della produzione di munizioni è essenziale per la sicurezza dell’Ucraina e per la nostra, ha affermato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg. La NATO fornisce all’Ucraina solo supporto non letale, ma i membri dell’organizzazione inviano armi e munizioni a Kiev individualmente o collettivamente. Gli Stati Uniti e la Germania hanno già consegnato missili Patriot all’Ucraina per aiutarla a contrastare gli attacchi russi contro le sue città e infrastrutture, e tali consegne hanno parzialmente esaurito le scorte. Gli USA sono stati addirittura costretti a chiedere ad altri paesi, compreso il Giappone, di contribuire a ricostruirli.

A seguito di questa richiesta, nella seconda metà di dicembre, il Giappone ha allentato, per la prima volta nell’ultimo decennio, le restrizioni sull’esportazione di armi, e la storica decisione delle autorità giapponesi consente la vendita dei sistemi di difesa aerea Patriot agli Stati Uniti. Washington, a sua volta, sarà in grado di fornire più sistemi simili all’Ucraina. Il programma Patriot è attualmente il programma di dotazione più costoso dell’Esercito Romeno. Dei sette ordinati, la Romania possiede attualmente quattro di questi sistemi, per i quali pagherà complessivamente quasi quattro miliardi di dollari. Gli ultimi tre saranno resi operativi entro la fine di quest’anno. I missili Patriot possono volare a 5.000 chilometri all’ora e colpire droni, elicotteri, aerei e missili da crociera. L’Esercito Romeno, che riceve dal 2023 il 2,5% del PIL, disporrà di 200 missili di questo tipo, per un valore di 1 miliardo di euro, con consegna graduale.

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