Acquisti per la difesa
Membro della NATO dal marzo 2004, la Romania stanzia quest’anno il 2% del PIL alla Difesa, fatto che le permette di svolgere programmi di dotazione necessari per l’ammodernamento delle sue forze armate.
Corina Cristea, 28.09.2017, 13:55
Membro della NATO dal marzo 2004, la Romania stanzia quest’anno il 2% del PIL alla Difesa, fatto che le permette di svolgere programmi di dotazione necessari per l’ammodernamento delle sue forze armate.
Presente, mercoledì, ad una riunione su temi di difesa, il ministro Mihai Fifor, ha annunciato che l’Esercito Romeno acquisterà entro la fine dell’anno, il primo sistema di missili Patriot. Mihai Fifor: Aspettiamo la lettera di accettazione da parte degli USA per passare alla firma dei contratti e acquistare il primo programma. Nei colloqui con il segretario alla difesa Mattis, abbiamo chiesto lo scaglionamento del pagamento dei sistemi Patriot perché è, da una parte, una prova di prevedibilità e, d’altra parte, è più conveniente per noi poter assicurare nei prossimi anni l’acquisto di questi sistemi. Sempre entro la fine dell’anno speriamo di poter avviare la collaborazione tra la Fabbrica Meccanica Bucarest e General Dynamics e, poter acquistare, sempre entro fine anno, i primi dieci mezzi corazzati Piranha.”
Bucarest ha iniziato i negoziati con il governo americano anche per l’acquisto di altri 36 aerei F-16, ha precisato ancora Fifor, proprio nel giorno in cui la Romania ha ricevuto gli ultimi tre aerei da combattimento F16 della prima serie di 12. Si tratta di aerei di seconda mano, acquistati dal Portogallo.
È importante che a livello politico sia garantita una minima prevedibilità ai responsabili della pianificazione nel campo della sicurezza, ha sottolineato anche il presidente Klaus Iohannis all’evento a Bucarest – Global SOF, Symposion Europe. Il capo dello stato ha sottolineato che il risultato del processo di pianificazione strategica deve andare dalla garanzia di uno maggiore flessibilità nel settore degli acquisti, fino allo sviluppo di capacità adeguate alle nuove sfide di tipo convenzionale, asimmetrico e ibrido.
L’incertezza e l’imprevedibilità sono già temi usuali nella valutazione dell’attuale ambiente di sicurezza, che si tratti della situazione regionale, o internazionale, ha affermato Klaus Iohannis. Questo è anche il motivo per cui, dice il capo dello stato, a cominciare dalla strategia nazionale di difesa del Paese e continuando con le nuove leggi sulla pianificazione della difesa e l’organizzazione del Ministero della Difesa, Bucarest ha stabilito il quadro politico e legale per lo sviluppo e il consolidamento di simili capacità. Si tratta della creazione di due nuovi comandamenti — delle Forze per le Operazioni Speciali, e della Difesa Cibernetica. (tr. G.P.)