Accordo sulla direttiva europea sui diritti d’autore
Gli stati membri dell’UE hanno varato, mercoledì, l’accordo politico sulla riforma dei diritti d’autore ottenuto con il Parlamento Europeo dalla Romania, Paese che ricopre la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. È un passo in avanti importante nell’adozione della Direttiva sul Diritto d’Autore nel Mercato Unico Digitale, un atto legislativo che rappresenta, attualmente, uno dei più difficili dossier in discussione a livello europeo. Il ministro della Cultura romeno, Valer-Daniel Breaz spiega: I colloqui sulla necessità di una tale direttiva hanno avuto come punto di partenza il malcontento dei produttori di musica, film, teatro, e così via, che ad un certo momento non potevano beneficiare di una remunerazione, di diritti d’autore corretti per le loro opere. Non è stato affatto semplice.
Leyla Cheamil, 21.02.2019, 13:17
Gli stati membri dell’UE hanno varato, mercoledì, l’accordo politico sulla riforma dei diritti d’autore ottenuto con il Parlamento Europeo dalla Romania, Paese che ricopre la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea. È un passo in avanti importante nell’adozione della Direttiva sul Diritto d’Autore nel Mercato Unico Digitale, un atto legislativo che rappresenta, attualmente, uno dei più difficili dossier in discussione a livello europeo. Il ministro della Cultura romeno, Valer-Daniel Breaz spiega: I colloqui sulla necessità di una tale direttiva hanno avuto come punto di partenza il malcontento dei produttori di musica, film, teatro, e così via, che ad un certo momento non potevano beneficiare di una remunerazione, di diritti d’autore corretti per le loro opere. Non è stato affatto semplice.
La direttiva avrà un impatto significativo sia per i creatori, i cui diritti vanno pienamente osservati, che per i cittadini europei, che devono approfittare dei benefici che porta il Mercato Unico Digitale, ha sottolineato il ministro Breaz: Potrei dire che i cittadini europei avranno accesso ad un’offerta più ricca di contenuti culturali online e di materiali educativi, come pure a notizie corrette e di qualità. La direttiva avrà un impatto positivo su un’ampia categoria di protagonisti, come, ad esempio, redattori mass-media, istituzioni culturali, di insegnamento, artisti, interpreti, creatori e professionisti del mondo della cultura.
La bozza della direttiva tocca un’ampia gamma di questioni, che si possono suddividere in tre categorie. Una categoria riguarda l’adeguamento delle eccezioni in materia di diritti d’autore all’ambiente digitale e a quello transfrontaliero. Una seconda è relativa al miglioramento delle pratiche di concessione delle licenze per garantire un accesso più ampio al contenuto. In tal senso, la direttiva prevede norme che facilitano lo sfruttamento delle opere che non vengono più vendute, il rilascio di licenze collettive con effetti estesi e l’ottenimento dei diritti per film tramite le piattaforme video su richiesta. Una terza categoria è legata alla realizzazione di un mercato funzionale dei diritti d’autore. La direttiva introduce un nuovo diritto per i redattori mass-media per quanto riguarda l’uso digitale delle loro pubblicazioni stampate. Gli autori delle opere inserite nelle rispettive pubblicazioni avranno diritto ad una quota degli incassi ottenuti dai redattori mass-media come risultato di questo nuovo diritto.
Per quanto riguarda le piattaforme di file-sharing online, la direttiva ne chiarisce il quadro giuridico. Queste piattaforme dovranno, di principio, ottenere una licenza per le opere tutelate da diritti d’autore caricate dagli utenti, eccezion fatta per il caso in cui sono riunite alcune condizioni previste nella direttiva. Affinché l’accordo entri in vigore, è necessario il voto nella Commissione JURI del Parlamento Europeo, un voto nella seduta plenaria del Parlamento Europeo e, poi, l’adozione da parte del Consiglio UE.