Accordi politici per un nuovo Governo
Nelle commissioni parlamentari di specialità di Bucarest sono iniziate, martedì, le audizioni dei candidati proposti dal premier designato Ludovic Orban per le cariche di ministri nel futuro Governo monocolore liberale. Previste per due giorni, le audizioni saranno seguite dal voto di investitura, che avrà luogo nella plenaria del Legislativo, lunedì, 4 novembre. Il primo candidato che ha dovuto rispondere alle domande della commissione è stato quello per la carica di ministro dei Fondi Europei. Sempre martedì, nella programmazione delle audizioni sono stati inseriti i candidati per le cariche di ministri della Salute, della Cultura e della Difesa. Non priva di interesse si annunciava già da qualche giorno fa, l’audizione del candidato alle Finanze, sullo sfondo delle voci che giravano in riferimento a certe misure dure di austerità — diminuzioni di stipendi e ampi licenziamenti dei pubblici dipendenti — che il ministro avrebbe preso.
Roxana Vasile, 29.10.2019, 15:38
Nel frattempo, il premier designato Ludovic Orban è convinto che il suo Esecutivo avrà il sostegno del Parlamento, dopo che ha firmato accordi politici con più partiti parlamentari. Cosicché, al voto di investitura di lunedì prossimo, il Governo liberale otterrà i 233 voti indispensabili per poter subentrare a quello socialdemocratico di Viorica Dăncilă, rimosso il 10 ottobre scorso tramite mozione di sfiducia. Dopo aver firmato accordi e intese politiche con l’USR, l’UDMR, il PMP, l’ALDE e le minoranze nazionali, Ludovic Orban ha sottolineato: “Dal punto di vista numerico, abbiamo superato la cifra minima di 233 parlamentari che appoggiano l’investitura del Governo. I negoziati continuano, ovviamente, perché vogliamo avere un margine, nell’eventualità in cui si verificassero assenze inaspettate.”
In base all’accordo politico tra il PNL e l’USR, i due partiti si impegnano, tra l’altro, di sostenere l’adozione dell’iniziativa civica dell’USR “Senza condannati nelle cariche pubbliche” e il ritorno all’elezione dei sindaci in due turni di scrutinio. L’accordo firmato con l’UDMR prevede che non siano emanate ordinanze d’urgenza sulla Giustizia oppure sul sistema elettorale. L’ALDE desidera la modifica della legislazione sulla Giustizia solo tramite dibattito parlamentare e il divieto del passaggio dei parlamentari e dei sindaci da un partito all’altro. Il PMP desidera l’eliminazione delle pensioni speciali, tranne quelle dei militari e il rilancio dei rapporti con la Moldova, repubblica a maggioranza romenofona. D’altra parte, il partito PRO Romania, staccato dal PSD, afferma che deciderà se partecipare o no al voto di investitura nella plenaria dopo l’audizione dei candidati, mentre il PSD promette che, nelle commissioni non ci sarà alcuna vendetta politica, però, che non parteciperà, alla seduta plenaria nella speranza che non sia raggiunto il quorum. I voti nelle commissioni di specialità sono solo consultivi. La decisione finale sul Governo Ludovic Orban sarà presa il 4 novembre prossimo.