Abbandono scolastico in Romania
Ogni anno, oltre 45.000 alunni abbandonano la scuola in Romania e circa la metà dei bambini degli ambienti rurali vive alla soglia della povertà e dell’esclusione sociale. Le statistiche ufficiali indicano inoltre che, negli stessi ambienti rurali, sei bambini su dieci hanno difficoltà di leggere e scrivere. Un recente studio pubblicato dal Centro Nazionale di Politiche e Valutazione nell’Istruzione indica che solo tre quarti degli alunni di Romania che hanno ultimato le medie durante la pandemia, precisamente nel 2021, sono riusciti a promuovere gli esami di valutazione nazionale con voti superiori a 5. Ciò significa che molti non hanno sostenuto questo esame. Si tratta del 12% degli alunni delle classi V-VIII che a, causa dell’abbandono scolastico, delle espulsioni, della migrazione o per situazione scolastica incompleta, non hanno finito le medie.
Daniela Budu, 13.03.2023, 11:42
Ogni anno, oltre 45.000 alunni abbandonano la scuola in Romania e circa la metà dei bambini degli ambienti rurali vive alla soglia della povertà e dell’esclusione sociale. Le statistiche ufficiali indicano inoltre che, negli stessi ambienti rurali, sei bambini su dieci hanno difficoltà di leggere e scrivere. Un recente studio pubblicato dal Centro Nazionale di Politiche e Valutazione nell’Istruzione indica che solo tre quarti degli alunni di Romania che hanno ultimato le medie durante la pandemia, precisamente nel 2021, sono riusciti a promuovere gli esami di valutazione nazionale con voti superiori a 5. Ciò significa che molti non hanno sostenuto questo esame. Si tratta del 12% degli alunni delle classi V-VIII che a, causa dell’abbandono scolastico, delle espulsioni, della migrazione o per situazione scolastica incompleta, non hanno finito le medie.
Stando al Centro Nazionale di Politiche e Valutazione nell’Istruzione, a loro si aggiungono altri quasi 9.000 allievi che hanno ultimato l’ottava classe, però non iscritti alla valutazione nazionale, più altri circa 8.000 iscritti all’esame, che non si sono presentati. Lo studio rileva inoltre che la maggior parte degli alunni che si trovano in una di queste situazioni proviene dagli ambienti rurali. Caraş-Severin (ovest), Brăila (sud-est), Sibiu (centro), Bihor (nord-ovest), Mureş (centro), Călăraşi (sud) e Satu Mare (nord) sono le province con le maggiori perdite durante la scuola media. Inoltre, i dati indicano che l’86% degli alunni degli ambienti urbani ha ottenuto medie superiori a 5 rispetto al 63% in quelli rurali, in cui si sono osservati, comunque, voti più bassi in tutte le prove. Quest’anno, gli esami di valutazione nazionale si terranno dal 19 al 22 giugno, con i risultati pubblicati il 4 luglio. Intanto, la settimana prossima si terrà nell’intero paese la simulazione della valutazione nazionale.
Per i prossimi anni, i ddl delle nuove legi sull’istruzione annunciano cambiamenti importanti sia per la valutazione nazionale che per l’esame di maturità. Presentando i documenti, il ministro Ligia Deca dichiarava che i ddl hanno come principali obiettivi la modernizzazione dei programmi, la modifica dei test e della valutazione degli alunni, la riduzione dell’abbandono scolastico, nonchè nuove misure di sostegno per i bambini degli ambienti sfavoriti. I ddl delle nuove leggi dovrebbero essere adottati dal Governo di Bucarest fra due settimane e inviati al dibattito del Parlamento, che deciderà la forma finale.