A Bucarest, sui romeni all’estero
Metà della popolazione attiva della Romania lavora allestero. Ladesione del Paese allUe, a gennaio 2007, ha offerto ai romeni la possibilità di viaggiare liberamente e lavorare allestero, a rischio di unemorragia pericolosa della forza lavoro nazionale. Troppo pochi di coloro che sono andati a lavorare allestero hanno piani concreti per tornare in patria. La Romania non si permette però uno spreco del prezioso potenziale umano rappresentato dai romeni che lavorano allestero. Lo ha affermato il presidente romeno Klaus Iohannis, al dibattito “I romeni allestero, vettore di sviluppo”.
Roxana Vasile, 24.02.2016, 15:27
Metà della popolazione attiva della Romania lavora allestero. Ladesione del Paese allUe, a gennaio 2007, ha offerto ai romeni la possibilità di viaggiare liberamente e lavorare allestero, a rischio di unemorragia pericolosa della forza lavoro nazionale. Troppo pochi di coloro che sono andati a lavorare allestero hanno piani concreti per tornare in patria. La Romania non si permette però uno spreco del prezioso potenziale umano rappresentato dai romeni che lavorano allestero. Lo ha affermato il presidente romeno Klaus Iohannis, al dibattito “I romeni allestero, vettore di sviluppo”.
Stando al presidente, i romeni allestero accumulano esperienza, acquisiscono perizia e abilità e si costruiscono reti di contatti che non avrebbero avuto nel Paese. Sia che si tratta di specialisti che si meriterebbero il Nobel o semplicemente di romeni che eccellono nelle loro professioni ed attività, che lavorano onestamente… i romeni allestero hanno qualcosa di utile da offrire al Paese natio. Possiedono un capitale professionale, intellettuale, finanziario, sociale e civico, hanno maturato esperienza nel vivere in democrazie consolidate, con servizi pubblici efficienti. Il presidente Iohannis è convinto che, man mano che lapproccio dello stato romeno ai propri cittadini cambierà, il numero di coloro che vorranno tornare a casa aumenterà. Fino allora, la presenza di una forte comunità romena allestero può essere una risorsa importante per lo sviluppo e lammodernamento della Romania.
“La Romania non si permette di sprecare il prezioso capitale umano rappresentato dai nostri connazionali allestero. Sappiamo, ad esempio, che i soldi inviati annualmente a casa rendono i romeni allestero un vero investitore e generano una parte importante della crescita economica. Abbiamo il dovere di offrire loro opportunità concrete, per convincerli ad investire in modo produttivo il loro talento e le risorse in patria”, ha detto il presidente Iohannis.
Presente al dibattito, il premier Dacian Ciolos, ha precisato, dal canto suo, che lEsecutivo vuole attuare più progetti per i romeni allestero. “Abbiamo in vista iniziative per creare reti professionali e incentivare lapproccio tipo networking. Abbiamo in vista la creazione di unagenzia per gli investimenti e per la promozione commerciale. E uno degli obiettivi dellagenzia è anche di stimolare limplicazione dei romeni allestero in partenariati economici sia per gli investimenti stranieri nel Paese, che per cominciare a stimolare gli investimenti romeni allestero”, ha detto Ciolos.
Se desiderano tornare in patria ed investire nellagricoltura, il Governo prepara per i romeni allestero fondi europei dedicati a loro. Il programma di borse di studio per i figli dei romeni che lavorano allestero continuerà. In ugual misura, si ha in vista anche un miglioramento dei servizi amministrativi consolari. Comunque, la valorizzazione del potenziale dei romeni allestero devessere accompagnata dalla creazione di un quadro propizio anche al benessere di chi resta nel Paese, cosicchè la partenza per lestero diventi una questione di scelta, anzichè di necessità. (traduzione di Adina Vasile)