75/o anniversario della NATO
La più grande alleanza politico-militare della storia festeggia tre quarti di secolo dalla sua fondazione.
Bogdan Matei, 05.04.2024, 10:25
Sin dalla sua fondazione nel 1949, è stato detto che la NATO doveva mantenere a terra i tedeschi sconfitti nella Seconda Guerra Mondiale, gli americani in Europa e i sovietici fuori da essa. Tre quarti di secolo dopo, questa battuta ha perso solo parzialmente la sua validità. Se la Germania è diventata un pilastro del mondo libero, gli Stati Uniti restano essenziali per la sua sicurezza e la Russia rappresenta di nuovo il pericolo maggiore.
La NATO è stata creata da 12 paesi del Nord America e dell’Europa, in risposta alle minacce dell’espansionismo di Mosca. Oggi, l’Alleanza conta 32 membri, molti dei quali – dal Mar Baltico al Mar Nero, dall’Estonia alla Bulgaria – provengono da dietro l’ex Cortina di Ferro, dove erano stati comunistizzati con la forza e trasformati in satelliti dalle truppe di occupazione sovietiche. Da due anni, la NATO ha riacquistato il suo ruolo centrale di sicurezza, dopo che l’invasione delle truppe russe nella confinante Ucraina ha costretto gli alleati a vedere ancora una volta Mosca come una grave minaccia.
Tuttavia, la Russia ha accusato la NATO di essere ritornata alla mentalità della Guerra Fredda, e il ministero degli esteri di Mosca ha affermato, attraverso la sua portavoce, che l’Alleanza non troverà posto nel “mondo multipolare”, che il Cremlino afferma di voler costruire per porre fine al dominio degli Stati Uniti.
Alla riunione di Bruxelles, che ha segnato il 75° anniversario della fondazione dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico e ha preparato il vertice dell’Alleanza che si terrà a luglio a Washington, i ministri degli Esteri degli Stati membri hanno concordato di assumere un ruolo ancora più importante nel coordinare gli aiuti all’Ucraina invasa. Il segretario generale Jens Stoltenberg ha proposto un piano di aiuto di 100 miliardi di euro in cinque anni, per rendere più stabile e prevedibile il sostegno concesso a Kiev.
Nel suo intervento, il ministro degli Esteri romeno, Luminița Odobescu, ha accolto con favore l’adesione della Svezia alla NATO, una decisione che riveste una carica simbolica, perché il regno scandinavo ha rinunciato a secoli di rigorosa neutralità proprio dopo l’attacco russo all’Ucraina.
Inoltre, il capo della diplomazia di Bucarest ha sottolineato l’importanza strategica della regione del Mar Nero per la sicurezza euro-atlantica, e ha chiesto che la NATO mantenga la vigilanza sugli sviluppi in questa regione. Luminița Odobescu si è pronunciata per un maggiore impegno politico e pratico a supporto dell’Ucraina, sottolineando il sostegno multidimensionale che la Romania continua a dare al paese confinante.
Alla vigilia dell’incontro ministeriale a Bruxelles, il Parlamento bicamerale di Bucarest si è riunito in una sessione speciale congiunta, che ha celebrato i 75 anni della NATO e i due decenni dall’ingresso della Romania nella più grande alleanza politico-militare della storia. Con un solo voto contrario, i senatori e i deputati hanno adottato una dichiarazione in cui si sottolinea che l’adesione della Romania all’Alleanza rappresenta una garanzia di protezione dei cittadini, della democrazia e delle libertà individuali.