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100 anni dalla fine della Grande Guerra

Oltre 70 capi di stato e di governo dell’intero mondo, tra cui anche il presidente romeno Klaus Iohannis, hanno partecipato a Parigi alla commemorazione solenne del Centenario della firma dell’Armistizio nella Prima guerra mondiale. I leader mondiali, tranne il presidente americano Donald Trump, che ha deciso di anticipare la partenza, hanno anche aperto il Forum della Pace di Parigi, dedicato alla difesa del multilateralismo, concetto ignorato dal leader della Casa Bianca.

100 anni dalla fine della Grande Guerra
100 anni dalla fine della Grande Guerra

, 12.11.2018, 12:53

Oltre 70 capi di stato e di governo dell’intero mondo, tra cui anche il presidente romeno Klaus Iohannis, hanno partecipato a Parigi alla commemorazione solenne del Centenario della firma dell’Armistizio nella Prima guerra mondiale. I leader mondiali, tranne il presidente americano Donald Trump, che ha deciso di anticipare la partenza, hanno anche aperto il Forum della Pace di Parigi, dedicato alla difesa del multilateralismo, concetto ignorato dal leader della Casa Bianca.

Nazionalismo, razzismo, antisemitismo ed estremismo rimettono in causa l’orizzonte che il nostro popolo attende, quello della pace, ha detto Emmanuel Macron in apertura del Forum. Il mondo in cui viviamo, ha aggiunto, è indebolito da crisi destabilizzanti per la società, legate anche a migrazioni, ambiente, terrorismo, proliferazione nucleare, cybercriminalità.

A questo punto, il multilateralismo diventa essenziale. Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha sottolineato che, in mancanza di un sostegno da tutte le parti, l’umanità rischia di entrare in un meccanismo simile a quello che portò alla Grande Guerra. Inoltre, lo spettro delle più buie minacce potrà essere allontanato solo dalla pace, come accaduto l’11 novembre del 1918.

La pace tra l’Intesa e le Potenze Centrali, firmata a Compiègne, in Francia, poneva fine alle ostilità sul fronte occidentale. Gli storici non gradiscono il concetto di fortuna, troppo impreciso e difficilmente collocabile in un discorso scientifico. Eppure, in Romania ci fu un miracolo: all’inizio delle 1918, i romeni – sconfitti – furono costretti a uscire dalla guerra dopo un armistizio terribile con le Potenze Centrali. Però Re Ferdinando rifiutò di promulgarlo e, nell’autunno del 1918, l’Esercito romeno rientrava in guerra, sempre al fianco dell’Intesa.

La fine del conflitto trovò la Romania tra i vincitori. Il 1 dicembre del 1918 la Romania diventava stato unitario, con l’unificazione di tutti i territori abitati da popolazione a maggioranza romena. Cosicchè, dopo la commemorazione del Centenario dell’Armistizio nella prima guerra mondiale dell’11 novembre, la Romania celebrerà il 1 dicembre anche quello della sua Grande Unificazione.

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