10 agosto, proteste senza incidenti
Circa 25 mila persone, compresa la diaspora, hanno protestato, sabato sera, davanti alla sede dell’esecutivo PSD-ALDE di Bucarest, chiedendo una risposta a quello che è successo alla manifestazione della diaspora di un anno fa, nel contesto in cui finora non sono stati trovati i colpevoli. Le proteste del 10 agosto 2018 delle persone scontente dell’operato del governo e cui hanno partecipato circa 100 mila persone, sono state segnate dall’intervento, ritenuto da tutti brutale e sproporzionato, delle forze dell’ordine, che hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni d’acqua. Ci sono stati feriti da ambo le parti e sono stati aperti più fascicoli penali, istruiti attualmente dai procuratori DIICOT (la Procura Antimafia).
Daniela Budu, 12.08.2019, 14:38
Circa 25 mila persone, compresa la diaspora, hanno protestato, sabato sera, davanti alla sede dell’esecutivo PSD-ALDE di Bucarest, chiedendo una risposta a quello che è successo alla manifestazione della diaspora di un anno fa, nel contesto in cui finora non sono stati trovati i colpevoli. Le proteste del 10 agosto 2018 delle persone scontente dell’operato del governo e cui hanno partecipato circa 100 mila persone, sono state segnate dall’intervento, ritenuto da tutti brutale e sproporzionato, delle forze dell’ordine, che hanno utilizzato gas lacrimogeni e cannoni d’acqua. Ci sono stati feriti da ambo le parti e sono stati aperti più fascicoli penali, istruiti attualmente dai procuratori DIICOT (la Procura Antimafia).
Stando agli organizzatori della recente manifestazione di protesta, che si è svolta senza gravi incidenti, i partecipanti hanno protestato anche contro gli sviluppi sulla scena politica e sociale. Quattro persone sono state accompagnate alla sede della polizia, dopo che i gendarmi hanno scoperto che erano in possesso di armi bianche e spray lacrimogeni. Inoltre, 11 persone hanno avuto bisogno di assistenza medica, date le temperature molto alte registrate sabato nella capitale. Ci sono state proteste anche in altre grandi città romene e all’estero, soprattutto nelle capitali europee in cui vivono cospicue comunità di romeni. Il ministro dell’interno ad interim, Mihai Fifor, ha ringraziato i partecipanti alle proteste per il modo civilizzato e pacifico in cui hanno protestato. “Abbiamo assistito tutti ad un atto democratico e sano” ha scritto il ministro su una rete sociale. Mihai Fifor ha ringraziato anche le autorità coinvolte per il modo in cui si sono mobilitate, per l’atteggiamento responsabile e per la professionalità dimostrata.
Più pubblicazioni straniere hanno concesso ampio spazio alle proteste di Bucarest. “Migliaia di persone si sono riunite in Romania per segnare un anno dalle proteste violenti”, titola la pubblicazione britannica This is Money. Ed ha scritto: “Le manifestazioni sono state organizzate e promosse da gruppi di romeni che lavorano all’estero, scontenti di quello che chiamano corruzione radicata, amministrazione pubblica debole e tentativi della coalizione governativa di indebolire il sistema giudiziario, in uno dei più corrotti stati dell’UE”. Il titolo dell’articolo nell’edizione inglese di Radio Europa Libera è “Sappiamo quello che avete fatto l’estate scorsa”. La pubblicazione segnala che la manifestazione ha avuto echi anche nel resto del Paese ed ha segnato un anno dalla repressione violenta delle proteste del 10 agosto 2018. L’argomento è stato trattato anche dall’emittente televisiva Deutsche Welle la quale ha precisato che le proteste si svolgono in un momento in cui la coalizione governativa è indebolito rispetto all’anno scorso, in seguito ai risultati ottenuti alle elezioni europee, ma anche all’incarcerazione del suo leader, Liviu Dragnea, condannato, a maggio, a 3 anni e sei mesi di reclusione per atti di corruzione.