Wisa Waiver – rinvio?
Confusione una settimana prima dell’applicazione dell’esenzione dai visti per i romeni che si recano negli USA.

Bogdan Matei, 24.03.2025, 16:15
Le autorità romene ribadiscono di non aver ricevuto alcuna informazione ufficiale da Washington riguardo ad un possibile rinvio della data a partire dalla quale ci sarà un ingresso effettivo del Paese nel programma Visa Waiver. All’inizio di quest’anno, la Romania è stata inclusa nella lista dei Paesi i cui cittadini non avranno più bisogno del visto per recarsi negli Stati Uniti, a partire dal 31 marzo. Il ministro degli Interni, Cătălin Predoiu, afferma che il problema non è qui, nel Paese. Il tema della migrazione, aggiunge il ministro, è al vaglio della nuova amministrazione repubblicana di Washington, guidata dal presidente Donald Trump. Predoiu aggiunge che le autorità romene sono preparate dal punto di vista tecnico e che c’è una comunicazione permanente con la parte americana.
Le dichiarazioni del ministro arrivano dopo che sulla stampa è apparsa la notizia che l’amministrazione Trump vorrebbe un rinvio di due mesi, per motivi tecnici, e dopo che l’opposizione nazionalista aveva affermato che “le speranze dei romeni di viaggiare senza visto negli Stati Uniti sono state distrutte dal regime ibrido al potere a Bucarest” e che il principale responsabile di questa situazione è il Ministero degli Interni. La diplomazia romena trasmette, da parte sua, che finora non è stato annunciato ufficialmente un eventuale cambiamento della data a partire dalla quale i romeni potranno viaggiare senza visto negli Stati Uniti. Anche il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, ha affermato che nel prossimo periodo ci saranno colloqui con la parte americana sulla data di applicazione del programma Visa Waiver.
I mass media di Bucarest affermavano, durante l’ex amministrazione di Joe Biden, che l’inclusione della Romania nel programma sarebbe una misura elementare, visto che i due Paesi sono alleati nella NATO e legati da un Partenariato Strategico. La corrispondente di Radio Romania negli Stati Uniti rileva che ci sarebbero condizioni oggettive per un eventuale ritardo, date le ristrutturazioni e gli ampi tagli di personale decisi nel governo federale, anche tra i dipendenti del Dipartimento per la Sicurezza Interna, che ha il compito di applicare l’adesione della Romania al programma. Sul sito ufficiale del Dipartimento, la Romania è inserita nell’elenco dei Paesi inclusi nel programma, con la menzione che verrà annunciata la data del suo inizio. Il contesto potrebbe anche essere spiegato dal punto di vista di alcune confusioni, in seguito allo scandalo dell’arresto, apparentemente infondato, negli Stati Uniti di tre turisti tedeschi, ai quali è stato negato l’ingresso e che sono stati fermati. Sia la Germania che la Gran Bretagna hanno rivisto le raccomandazioni di viaggio, sottolineando che “l’esenzione dal visto non garantisce l’ingresso negli Stati Uniti in assenza di un’autorizzazione di viaggio elettronica valida” e che “i visitatori potrebbero essere arrestati o detenuti se violano le regole”.