Via libera dai deputati a scioglimento sezione speciale per i magistrati
Via libera dalla Camera dei Deputati al ddl sullo scioglimento della Sezione per lindagine sui reati nel campo della Giustizia.
Mihai Pelin, 22.02.2022, 14:05
Il ddl sullo scioglimento della controversa Sezione Speciale per le indagini nei confronti dei magistrati (SIIJ) è stato adottato dalla plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest. L’USR, all’opposizione, ha accusato che l’atto normativo fa tornare la giustizia decine di anni addietro. La risposta della maggioranza PSD — PNL — UDMR è stata che la bozza proposta dal Ministero della Giustizia porterà normalità nel sistema giudiziario. Il ddl è stato adottato con 205 voti a favore da parte dei deputati della coalizione governativa e 90 contrari espressi dall’opposizione dall’USR, dall’AUR e dal Partito Forza della Destra guidato dall’ex leader liberale Ludovic Orban, e sarà inoltrato al Senato per il voto finale.
Durante i dibattiti nella plenaria, l’ex ministro della Giustizia, il deputato USR Stelian Ion ha ribadito che, tramite le misure adottate, al posto della Sezione Speciale, viene creata una struttura più nociva e si diminuisce la competenza della DNA. Egli ha annunciato che lUSR contesterà il ddl alla Corte Costituzionale: “E’ un tentativo di coloro che hanno qualcosa da nascondere, che hanno scheletri nell’armadio, di sottrarsi alla competenza della DNA. È una scappatoia tramite cui il contrasto della corruzione sarà molto danneggiato nel prossimo periodo.”
D’altra parte, la deputata liberale Cristina Trăilă ha affermato che il ddl porterà normalità nel sistema giudiziario, in ottemperanza alle raccomandazioni delle istituzioni internazionali nel settore: “Non credo che qualcuno possa affermare oggi che un procuratore con un’esperienza di almeno 15 anni non sia in grado di indagare magistrati. Anzi, è il primo ddl che ha ottenuto il parere favorevole del CSM, l’unico garante dell’indipendenza della giustizia.”
Tramite questo ddl, che ha generato critiche nello spazio pubblico, i fascicoli su presunti atti di corruzione commessi da magistrati saranno istruiti dalla Procura Generale e dalle procure delle corti d’appello. Il nucleo centrale sarà la Sezione Perseguimento penale e criminalistica della Procura Generale, dove 12 procuratori avranno competenze in fascicoli relativi a presunti atti di corruzione commessi da magistrati. La DNA — l’unica procura specializzata in atti di corruzione — viene esclusa, esigenza espressa con insistenza sia dal PSD, che dall’UDMR.
Oltre ai 12 procuratori, avranno competenze in questo campo 30 procuratori, due da ogni procura presso le corti d’appello dei Paese. I 42 saranno proposti dal procuratore generale, nel caso di quelli provenienti dalla Procura generale, e dai capi delle procure presso le corti d’appello nel caso degli altri e saranno designati dalla plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura. La Sezione Speciale era stata creata nel 2018 e, tra l’altro, è stata percepita come un possibile strumento per intimorire i magistrati. Vi lavorano 7 procuratori, di cui uno con incarichi dirigenziali. Il loro stipendio è abbastanza alto — pari a oltre 15.000 lei mensili (3000 euro) — e finora non hanno trovato alcun magistrato corrotto.