Un nuovo ministro dell’Istruzione
L-ex consigliere presidenziale Ligia Deca ha assunto la carica di ministro dellIstruzione nel Governo di Bucarest.
Bogdan Matei, 04.10.2022, 12:57
Nei 32 anni di post-comunismo in Romania, non cè stato un altro settore più soggetto a cambiamenti, spesso sconcertanti, che l’Istruzione. L’instabilità politica cronica ha portato alla guida del Ministero molti personaggi, tutti desiderosi di innovare e di diventare famosi per questo. Dal momento che non sono rimasti a lungo in carica, tutto ciò che sono riusciti a ottenere, in generale, è stata la cancellazione delle riforme promosse dai loro predecessori. Dopo tre decenni di continua innovazione, i risultati sono visibili. Studenti e genitori, in ugual misura, lamentano la confusione causata dal cambiamento delle regole durante il gioco. I romeni che se lo permettono preferiscono mandare i propri figli a studiare allestero. I più brillanti tra quelli terminano gli studi in Romania scelgono, a loro volta, di lasciare il Paese. Le scuole di mestieri non producono gran che, quindi è sempre più difficile trovare un idraulico o un meccanico qualificato.
A causa dello stress e degli stipendi, anche la professione di insegnante non è più attraente, tanto che, soprattutto in campagna e nelle piccole città, lavorano sempre più insegnanti supplenti. Sebbene le cifre non siano sempre coerenti, tutti gli studi specialistici attestano un alto tasso di analfabetismo funzionale tra giovani romeni che ottengono un diploma. Del resto, il nuovo anno accademico è iniziato, lunedì, senza un ministro plenipotenziario, dopo che lex ministro dell’Istruzione nel governo PSD-PNL-UDMR, il liberale Sorin Cîmpeanu, si era dimesso, in seguito alle critiche relative alle riforme che voleva imporre e, una cosa ancora più grave, a causa di un’accusa di plagio.
Al posto di Câmpeanu, il PNL ha proposto Ligia Deca, consigliere del presidente Klaus Iohannis presso il dipartimento di istruzione e ricerca. Secondo la presentazione sul sito web dellAmministrazione presidenziale, Ligia Deca si è addottorata in scienze politiche e ha pubblicato numerosi articoli e saggi su prestigiose riviste nel campo delle politiche educative. Ligia Deca ha coordinato anche la stesura del progetto “La Romania Istruita”, caro al presidente Klaus Iohannis, e promette che la sua attuazione sarà una priorità per lei come ministro.
Intanto, la nervosità e la frustrazione nel sistema sono evidenti, lo rileva uno studio dellorganizzazione World Vision. Due insegnanti romeni su tre sottolineano che il curriculum scolastico è ancora troppo impegnativo e anche questanno labbandono scolastico rimane un problema irrisolto. A causa della povertà, il 35% degli adolescenti non ha abbastanza materiali e libri per la scuola. Un genitore su dieci ritira almeno un figlio dalla scuola, temporaneamente o per sempre, per far fronte alle spese. La metà degli insegnanti afferma di essere scoraggiata dalla mancanza di coinvolgimento dei genitori nelleducazione dei propri figli. Il 65% afferma che servono più soldi per i laboratori scolastici e per gli spazi dedicati alle attività sportive. Insomma, un quadro deprimente de “La Romania Istruita” promessa dal presidente Iohannis, lui stesso insegnante di fisica, a Sibiu (nel centro del Paese), prima di cominciare a occuparsi di politica.