Ultimi negoziati per Schengen
I negoziati per l'adesione della Romania allarea Schengen stanno per concludersi e le autorità romene assicurano che saranno portati avanti fino all'ultimo momento.
Daniela Budu, 07.12.2022, 13:35
Presente al vertice Unione Europea – Balcani Occidentali di Tirana, il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che i negoziati per ladesione della Romania a Schengen non sono ancora terminati e le discussioni si terranno fino allultimo per raggiungere un risultato favorevole per il Paese. Il capo dello Stato ha affermato davanti ai partecipanti al vertice che la Romania è pronta a sostenere gli sforzi dellUnione Europea per combattere la migrazione illegale sulla rotta dei Balcani Occidentali, anche se Bucarest non si trova su questa rotta e non è una fonte rilevante di flussi di migranti allinterno dellUnione Europea. Il presidente ha confermato che i ministri della giustizia e degli affari interni dellUnione Europea hanno allordine del giorno della seduta di giovedì ladesione di Romania, Bulgaria e Croazia allarea di libera circolazione. Fino ad allora, ha assicurato il presidente, le discussioni e i negoziati continuano: Questo tema sarà nell’agenda del consiglio in formato Giustizia e Affari Interni, dei ministri dellinterno e della giustizia. Sicuramente la questione sarà esaminata dettagliatamente. Fino ad allora, c’è ancora bisogno di negoziati. Il testo della decisione è ancora in discussione e ci impegniamo a rimanere determinati fino allultimo momento e a direzionare la decisione dove vogliamo.
Anche se alcuni esponenti romeni si sono recati a Vienna per far vedere che Bucarest è pronta a entrare a far parte di Schengen, il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, continua a dichiarare che non cè un’approvazione da parte del suo Paese per lammissione e che ci vuole più tempo. Egli invoca il problema della migrazione e afferma che nel suo Paese ci sono 75.000 immigrati clandestini e che occorre prima trovare le risposte a queste domande di sicurezza. I problemi di migrazione non possono essere attribuiti alla Romania, ha affermato il ministro dellinterno, Lucian Bode, ribadendo che Bucarest adempie a tutti i criteri tecnici per entrare nell’area Schengen e ha spiegato che il flusso migratorio non passa dal nostro Paese. “Il rifiuto dell’adesione sarebbe una situazione profondamente ingiusta per la Romania”, è del parere anche il ministro dei progetti europei, Marcel Boloş.
Ricordiamo che venerdì il governo olandese, che era stato anchesso contrario alladesione, ha dato il via libera allingresso della Romania nell’area Schengen. Nella sua decisione ha pesato anche la recente proposta della Commissione Europea relativa alla rimozione del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, attraverso il quale vengono monitorate le riforme nel campo della giustizia in Romania già dal 2007, dalladesione allUnione. Con una posizione analoga, anche il Parlamento svedese ha votato a favore delladesione della Romania allarea di libera circolazione. Lunedì la Commissione europea ha sottolineato, ancora una volta, che la Romania, la Bulgaria e la Croazia “soddisfano pienamente tutti i requisiti” per essere membri a pieno titolo di Schengen e si prevede che i 27 Stati membri daranno il via libera, giovedì, alla loro accoglienza nello spazio di libera circolazione.