Ucraina, UE proroga sospensione dazi doganali
L'UE proroga di un anno la sospensione dei dazi doganali per le importazioni dall'Ucraina.
Daniela Budu, 26.05.2023, 11:13
Per sostenere l’economia ucraina gravemente colpita dall’invasione della Russia, i ministri del Commercio europei hanno adottato ieri la proposta della Commissione di prorogare di un altro anno le agevolazioni concese alle esportazioni da Kiev. Tutti i dazi doganali sono sospesi e la misura è valida fino a giugno 2024. Con il rinnovo di queste misure, l’UE continua a dimostrare il fermo supporto politico ed economico all’Ucraina, precisa Bruxelles, sottolineando che questa forma di sostegno, coniugata con l’assistenza militare, finanziaria e umanitaria è essenziale per la ripresa del paese a lungo termine. La Commissione Europea ha dichiarato che l’abolizione continua delle restrizioni contribuirà ad attenuare la situazione difficile con cui si confrontano i produttori e gli esportatori ucraini, sullo sfondo dell’invasione russa.
Le misure adottate interessano sia la frutta e la verdura, che i prodotti agricoli, quelli trasformati compresi. Siccome certi effetti di questa decisione influenzano in maniera drammatica più settori economici dei paesi membri, quali l’agricoltura, nel pacchetto sono state incluse anche delle misure volte a proteggere questi settori. I leader dell’UE rivolgono un appello alla solidarietà della società europea, spiegando che, mentre lo spazio comunitario paga con denaro questo aiuto al paese colpito dalla guerra, gli ucraini pagano sia economicamente che con vite umane il conflitto provocato dalla Russia.
La sospensione di tutti i dazi doganali per le esportazioni dell’Ucraina nell’UE ha generato le scontentezze delle organizzazioni dei farmers di cinque paesi europei, la Romania compresa, per la concorrenza sleale ai cereali prodotti in ogni stato, soggetti a tasse e norme sanitarie vigenti. Le scontentezze hanno raggiunto l’apice con la decisione presa lo scorso mese dalla Polonia e dall’Ungheria di vietare certe importazioni di cereali dall’Ucraina. All’inizio della settimana, centinaia di agricoltori dei paesi europei confinanti con l’Ucraina, Romania inclusa, hanno protestato a Bruxelles, sollecitando misure per evitare il fallimento di migliaia di farmers.
I romeni, ad esempio, hanno reclamato che, essendo accessiili a prezzi più bassi rispetto a quelli dei cereali da loro prodotti o venduti, i cereali ucraini diventano molto più attraenti per i commercianti o i produttori del settore agroalimentare. La Commissione Europea ha aumentato di 100 milioni di euro l’aiuto concesso ai farmers dei cinque stati membri più colpiti – Ungheria, Polonia, Bulgaria, Romania e Slovacchia. Da questa somma, alla Romania spetterebbero circa 30 milioni di euro.