Sostegno europeo alla Repubblica di Moldova
La Romania, la Francia e la Germania appoggiano la Repubblica di Moldova, colpita dal conflitto russo-ucraino.
Leyla Cheamil, 22.11.2022, 11:24
La guerra avviata dalla Russia contro la confinante Ucraina lede anche la Repubblica di Moldova, diventata vittima collaterale che subisce sotto più profili le conseguenze nefaste del conflitto. L’ex stato sovietico, con popolazione a maggioranza romenofona, che confina con la Romania, si confronta spesso, tra l’altro, con blackout. Perciò, la Romania, la Francia e la Germania porgono una mano alla Repubblica di Moldova, per far fronte alle sfide di un inverno che metterà a dura prova i suoi abitanti.
Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, ha copresieduto ieri a Parigi, accanto alle colleghe francese, Catherine Colonna, e tedesca Annalena Baerbock, la terza Conferenza ministeriale della Piattaforma di Sostegno per la Repubblica di Moldova, cui hanno partecipato anche il leader dell’Eliseo, Emmanuel Macron, e l’omologa di Chișinău, Maia Sandu. Un’attenzione particolare è stata concessa alla crisi energetica che lede profondamente i cittadini della Repubblica di Moldova e genera difficoltà economiche notevoli a Chişinău. Questo stato riceverà un nuovo aiuto internazionale di oltre 100 milioni di euro, per far fronte alle conseguenze della guerra in Ucraina, tra cui si annoverano la crisi energetica e il flusso di profughi, ma anche per continuare le riforme avviate in vista dell’adesione all’Unione Europea, ha annunciato il presidente francese, Emmanuel Macron.
Dal canto suo, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha ricordato l’assistenza finanziaria diretta concessa da Bucarest, per un valore di 10 milioni di euro, trasferiti a ottobre, e la reazione immediata sulla facilitazione delle forniture di energia elettrica, a partire dal 14 ottobre. Bogdan Aurescu ha precisato che, dal pacchetto di assistenza di 100 milioni di euro, la Romania intende pagare, entro la fine del corrente anno, una prima tranche di 25 milioni di euro sotto la forma di finanziamento a fondo perduto per l’attuazione dei progetti nel campo dell’istruzione, dello sviluppo regionale e dei servizi di utenze pubbliche.
Mai nella storia recente, la Repubblica di Moldova ha avuto così tanto bisogno dell’aiuto della comunità internazionale come in questo momento, ha dichiarato il ministro Bogdan Aurescu, aggiungendo che la guerra brutale scatenata dalla Russia contro l’Ucraina è il motore principale delle crisi energetica ed economica con cui si confronta Chişinău. Inoltre, la guerra di aggressione di Mosca ha portato alla luce le molteplici vulnerabilità della Repubblica di Moldova in materia di economia, nella dimensione socio-politica, ma anche per quanto riguarda la resilienza e le capacità di difesa, ha aggiunto il capo della diplomazia di Bucarest.
Da parte sua, la presidente Maia Sandu ha denunciato il ricatto energetico al quale ricorre Mosca, poichè la Repubblica di Moldova ha scelto di imboccare la via europea e di sostenere l’Ucraina, essendo fermamente contraria all’aggressione della Federazione russa. Da paese candidato all’UE, compiremo dei progressi in questo percorso dell’integrazione, anche dal punto di vista energetico, per accelerare la transizione all’energia verde, ha detto inoltre Maia Sandu.