Sostegno dell’UE all’Ucraina
Al Consiglio Affari Generali svoltosi a Bruxelles, la Romania è stata rappresentata dal capo della diplomazia, Emil Hurezeanu.

Corina Cristea, 18.03.2025, 17:21
Una nuova iniziativa volta a fornire a Kiev aiuti militari per un valore di decine di miliardi di euro è stata analizzata lunedì dai ministri degli Esteri dell’Unione Europea, riunitisi a Bruxelles in occasione del Consiglio Affari Generali. Secondo la proposta avanzata dal capo della diplomazia dell’UE, Kaja Kallas, gli stati membri dovrebbero contribuire a seconda della loro forza economica e, per evitare un possibile veto da parte di determinati governi, la partecipazione a questa iniziativa avverrebbe su base volontaria, precisa un testo del corpo diplomatico dell’UE, citato dalla dpa. L’idea di aumentare gli aiuti militari all’Ucraina risale a più di tre settimane fa e la cifra è cresciuta nel tempo, raggiungendo ormai circa 40 miliardi di euro per quest’anno.
Oltre alle promesse finanziarie, l’iniziativa stabilisce anche un target per i paesi partecipanti di fornire quest’anno a Kiev due milioni di unità di munizioni di artiglieria. Le autorità dell’UE sostengono che è vitale l’ulteriore supporto all’Ucraina sul campo di battaglia, in un momento di incertezza sul futuro dell’appoggio offerto dagli Stati Uniti sotto l’amministrazione di Donald Trump. Allo stesso tempo, gli stati membri vogliono fornire questi aiuti il più rapidamente possibile, perché sono scettici sulla volontà della Russia di fermare la guerra.
Il piano prevederebbe il raddoppio degli aiuti militari forniti dall’UE all’Ucraina per sostenerla nella guerra contro la Russia. Lo scorso anno, gli aiuti europei a Kiev hanno raggiunto un totale di circa 20 miliardi di euro. Tuttavia, nel Consiglio non c’è unanimità. Secondo i diplomatici, questa proposta gode di un forte sostegno da parte dei paesi dell’Europa settentrionale e orientale, mentre alcuni paesi del sud esprimono dei riserbi. L’Italia e la Spagna hanno dichiarato di non essere pronte a sostenere la proposta del capo della diplomazia dell’UE. I ministri degli Esteri italiano e spagnolo hanno affermato che è prematuro esprimere una posizione definitiva sulla proposta, che dovrà essere discussa in modo approfondito e tenendo conto degli sviluppi futuri. Anche la Francia ha posto diverse domande su questo piano, spiegano le fonti diplomatiche.
Tra i paesi dell’Europa orientale, la Slovacchia ha fatto sapere che non ostacolerà questo piano, ma rifiuterà di contribuire, mentre l’Ungheria, che ritiene che gli aiuti militari dell’UE all’Ucraina siano inutili e non facciano altro che prolungare la guerra, ha escluso qualsiasi impegno. Presente ai colloqui di Bruxelles, il capo della diplomazia di Bucarest, Emil Hurezeanu, ha espresso il sostegno all’iniziativa dell’Alto Rappresentante. Dopo l’incontro, Kaja Kallas ha affermato che la sua proposta è stata accolta con “ampio sostegno politico” e che ora le discussioni stanno entrando nei dettagli. Dettagli che saranno discussi anche al vertice europeo che si terrà il 20 e il 21 marzo a Bruxelles, dove la discussione sull’aggressione russa contro l’Ucraina si concentrerà su come verrà mantenuto il sostegno multidimensionale dell’UE a Kiev, in particolare l’assistenza militare e finanziaria, nel contesto degli ultimi sviluppi sul fronte e tenendo conto delle dinamiche registrate nella prospettiva dei negoziati di pace.