Sostegno del Parlamento Europeo alla Moldavia
Il Parlamento Europeo chiede l'avvio dei negoziati di adesione con la Moldavia entro la fine dell'anno.
Ştefan Stoica, 20.04.2023, 10:23
La Moldavia sta vivendo probabilmente i momenti più complicati dalla sua comparsa sulla mappa europea nel 1991 e dal conflitto armato del 1992, in seguito al quale ha perso il controllo sulla Transnistria, regione separatista russofona nell’est. Con i soldati russi illegalmente di stanza in questa regione, un’economia vulnerabile e una classe politica divisa tra filoeuropei e filorussi, la Moldavia, collocata geograficamente tra la Romania e l’Ucraina, è ora la principale vittima collaterale della guerra avviata dalla Russia.
La Moldavia rimane esposta alla pressione russa e al ricatto energetico, agli sconvolgimenti economici dovuti alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e ai tentativi del Cremlino di destabilizzare il governo pro-europeo, afferma il Parlamento Europeo in una risoluzione adottata ieri. L’Eurocamera valuta positivamente la leadership e il coraggio politico della presidente Maia Sandu, oltre che la determinazione e la responsabilità con cui le autorità moldave hanno affrontato queste grandi sfide.
La risoluzione indica che l’adesione della Moldavia rappresenterebbe un investimento geostrategico in un’Europa unita e forte e chiede l’avvio dei negoziati di adesione con Chişinău entro la fine del 2023, una volta completate le nove tappe individuate nel parere dalla Commissione Europea. Gli oligarchi latitanti vanno estradati in Moldavia, e l’Unione Europea deve continuare a sostenere questo stato nel conseguimento dell’indipendenza energetica.
Di recente, la presidente Maia Sandu ha chiesto ai compatrioti di scendere il 21 maggio in Piazza della Grande Assemblea Nazionale a Chişinău, per dimostrare il sostegno al percorso europeo assunto dalle autorità del piccolo stato est-europeo, con popolazione a maggioranza romenofona. L’appello di Maia Sandu arriva alla luce dei tentativi della Russia di destabilizzare la Moldavia negli ultimi mesi, da proteste di strada pagate dai sostenitori di Mosca a manovre di rimuovere il governo pro-europeo, denunciate da Chişinău.
Vi esorto a manifestare, come popolo, la decisione chiara di far parte della famiglia europea, basata su rispetto, stabilità e collaborazione economica. Vi esorto a spiegare a coloro che dubitano ancora, che le decisioni sul futuro della Moldavia vengono prese in Moldavia, ha detto la presidente. Maia Sandu ha accusato le formazioni pro-russe di avvalersi della guerra in Ucraina nel tentativo di destabilizzare il proprio paese e prendere le sue redini.
Le molteplici crisi – economica, energetica o di sicurezza che la ledono, possono diventare la chance di chiarire per sempre il dilemma riguardante il percorso geopolitico che la Moldavia dovrebbe seguire. Fautore costante e fermo della sua adesione all’Unione Europea e principale sostenitore nei momenti di difficoltà economica, la Romania è riuscita ad attirare gli stati più importanti del continente nel progetto volto a portare la Moldavia nella famiglia europea.