Sostegno continuo della Romania alla Repubblica di Moldova
Bucarest appoggia costantemente la Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romeofona), gravemente intaccata dalle conseguenze della guerra nella confinante Ucraina.
Bogdan Matei, 20.12.2022, 11:01
La Romania continuerà a sostenere la confinante Repubblica di Moldova per superare bene le crisi con cui si confronta. Lo ha assicurato nuovamente ieri il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, in visita a Chişinău su invito dell’omologo Nicu Popescu. Stando a Radio Chişinău, le parti hanno sottolineato l’importanza di sviluppare le interconnessioni di elettricità tra i due stati e snellire il traffico transfrontaliero, anche tramite la costruzione di ponti sul fiume di confine Prut.
Si è parlato anche dell’applicazione dell’accordo di assistenza finanziaria non rimborsabile, per un valore di 100 milioni di euro, offerta dalla Romania alla Repubblica di Moldova. Sono stati già omologati progetti da 25 milioni. Un altro argomento discusso ha interessato l’operazionalizzazione della piattaforma di sostegno alla Repubblica di Moldova, iniziata dal ministro Aurescu insieme agli omologhi tedesco e francese. L’agenda dei colloqui ha incluso anche il percorso europeo della Moldova e il supporto concreto della Romania al raggiungimento di questo obiettivo, anche tramite l’avvio dei negoziati di adesione all’UE.
D’altra parte, il ministro Aurescu ha dichiarato di non essere in possesso di informazioni stando alle quali ci fosse il rischio di un’invasione, attraverso il nord dell’Ucraina, delle truppe russe nella Repubblica di Moldova nei mesi prossimi, come si sta speculando a Chişinău. Bogdan Aurescu ha aggiunto che la Romania prenderà tutte le dovute misure, se sarà necessario, ma che, al momento, non ritiene che lo stato confinante sia in pericolo, nelle condizioni in cui la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina si è inceppata.
La Romania è amata nella Repubblica di Moldova per il sostegno concesso in momento difficili e per il forte appoggio nel percorso di adesione all’UE, dichiarava la presidente filo-occidentale Maia Sandu alla vigilia della Festa Nazionale della Romania, celebrata il 1 dicembre. Maia Sandu definiva la Romania come la spalla sulla quale possiamo contare quando ci troviamo in difficoltà: asili d’infanzia, bus scuola, borse per gli studenti, gasolio, vaccino, aiuto umanitario, sostegno alla modernizzazione dei villaggi, comunicazione più facile con i cari, grazie all’abolizione delle tariffe di roaming, supporto alla cultura della Repubblica di Moldova e alla costruzione di ponti che ci collegano. Inoltre, è amata per la luce, nel periodo in cui i missili russi portano il buio nella regione, ma anche per la lingua romena, in cui abbiamo creduto come in una casa dei genitori, ha dichiarato la presidente Maia Sandu, lei stessa cittadino romeno.
Creata su una parte dei territori orientali romeni annessi dall’Unione sovietica stalinista in seguito ad un ultimatum del 1940, la Repubblica di Moldova ha proclamato l’indipendenza da Mosca il 27 agosto 1991, dopo il fallimento del golpe neobolscevico contro l’ultimo leader sovietico, il riformatore Mikhail Gorbachev. Nello stesso giorno, la Romania era il primo paese del mondo a riconoscere la statalità del suo nuovo vicino.