Sostegno alleato all’Ucraina
Nel campo della difesa non si spende, bensì si fanno investimenti, dichiara il ministro Angel Tîlvăr.
Roxana Vasile, 24.05.2023, 11:15
Negli ultimi giorni, i paesi membri dell’UE sono riusciti a fornire all’Ucraina un quarto delle munizioni promesse per l’intero anno. Alla riunione dei ministri della Difesa, svoltasi ieri a Bruxelles, il capo della diplomazia comunitaria, Josep Borrell, ha precisato che si tratta di circa 220.000 proiettili e 1.300 missili, aggiungendo che l’Unione ha mobilitato 10 miliardi di euro per l’assistenza militare all’Ucraina, di cui 5,6 miliardi tramite il Fondo Europeo per la Pace, e il resto come fondi stanziati dall’industria e dagli stati membri. Anche gli alleati della NATO proseguono le consegne. Presente alla ministeriale, il segretario generale Jens Stoltenberg ha sottolineato che, negli ultimi mesi, sono stati inviati carri armati pesanti Leopard, Challenger e Abrams. La Gran Bretagna ha fornito lanciamissili moderni a lunga gittata, e alcuni alleati, tra cui gli USA, la Gran Bretgana, la Germania e la Polonia hanno cominciato ad addestrare piloti ucraini sui caccia F-16 che saranno inviati a Kiev.
Presente alla riunione di Bruxelles, il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha dichiarato che l’attuale contesto ha dimostrato che serve un aumento del budget per la difesa. In questo campo non si spende, ma si fanno investimenti, e la Romania ha capito questa cosa, ha detto il ministro. La Romania gode di una reputazione sempre migliore grazie alla sua coerenza e al fatto che, da tanto tempo, ha capito che nella difesa non si spende bensì si fanno investimenti. Ecco che l’attuale situazione dimostra che abbiamo preso le decisioni giuste quando abbiamo aumentato il bilancio al 2% negli ultimi sei anni. E il 2,5% stanziato quest’anno alla difesa ci dà la possibilità, oltre agli equipaggiamenti e alle capacità di alta tecnologia che abbiamo ora, di poter permetterci l’acquisizione o la produzione di altri, in grado di soddisfare l’attesa dei cittadini in merito al dovere dell’esercito di garantire un clima di pace, prevedibilità e stabilità, ha detto Angel Tîlvăr, aggiungendo che, dai colloqui svolti a Bruxelles, è emersa una maggiore coesione tra l’UE e la NATO.
Il formato nel quale ci siamo incontrati è un formato UE, e la partecipazione del segretario generale della NATO è stata importante, poichè le discussioni e il fatto che sono esistite delle sfumature nella nostra solidarietà, hanno portato ad una maggiore coesione per quanto riguarda la collaborazione tra l’Unione Europea e la NATO, ha precisato Angel Tîlvăr. Lunedì, alla vigilia della riunione dei ministri della Difesa comunitari, a Bruxelles si è svolta anche quella dei capi delle diplomazie, nel corso della quale Bogdan Aurescu ha dichiarato che la Romania sostiene la necessità del supporto ininterrotto all’Ucraina sotto tutti i profili, parallelamente alle ulteriori sanzioni e isolamento internazionale della Russia.