Sollecitazioni a sostegno degli agricoltori romeni
Il Governo di Bucarest chiede sostegno alla Commissione Europea per aiutare gli agricoltori i cui raccolti sono stati danneggiati dalla siccità estrema.
Leyla Cheamil, 26.07.2022, 13:35
Le colture agricole della Romania sono quest’anno in preda alla siccità senza precedenti che ha provocato gravi danni. Gli agricoltori hanno cominciato a calcolare le perdite e temono di non poter recuperare il denaro investito. I maggiori problemi si registrano nel sud ed est del Paese, dove le riserve d’acqua sono estremamente ridotte. I farmer di alcune zone hanno chiesto alle autorità locali di avviare le pratiche necessarie per dichiarare lo stato di calamità nell’agricoltura.
Per appoggiare i farmer che hanno subito danni a causa della siccità, il Governo di Bucarest ha chiesto alla Commissione Europea di approvare un avanzo compreso tra il 70 e l’85% dei pagamenti diretti per le misure ambientali e climatiche inserite nel Programma Nazionale di Sviluppo Durevole 2014-2022. Allo stesso tempo, l’Esecutivo intende offrire ai pomicoltori e viticoltori, ma anche agli allevatori di maiali e volatili aiuti pari a 51,6 milioni di euro, di cui 25,5 milioni di euro da fondi europei, il restante dal budget dello stato. Lo ha annunciato il Ministero dell’Agricoltura. Inoltre, sono stati previsti investimenti nei sistemi locali di irrigazione da fondi UE, per un valore di 100 milioni di euro, tramite il Piano Nazionale Strategico 2023-2027. Secondo i dati centralizzati dall’istituzione, la siccità ha distrutto finora quasi 107 mila ettari di campi coltivati di 20 province della Romania.
A causa della siccità, il Danubio è arrivato a un livello minimo, lunedì mattina. La portata del fiume all’entrata sul territorio della Romania è stata di soli 1.950 metri cubi al secondo, molto più bassa rispetto alla media pluriennale normale di questo periodo, di 2.500 metri cubi al secondo. Gli idrologi hanno ammonito che tutta questa settimana la portata sarà in calo e arriverà a 1.850 metri cubi al secondo. A causa del calo della portata del Danubio, nella provincia di Dolj, ad esempio, si registra una situazione senza precedenti negli ultimi 70 anni: le colture agricole non possono essere più irrigate con acqua dal fiume, dopo che il livello del Danubio è diminuito di 7 cm in un solo giorno.
Il presidente dell’Associazione dei Farmer di Romania, Daniel Botănoiu, ammonisce che la siccità estrema danneggia le produzioni agricole del Paese quest’anno, però avrà un impatto negativo anche sul prossimo anno agricolo, in quanto i lavori non potranno essere eseguiti per tempo ed essere di buona qualità. Di conseguenza, egli ritiene che il sistema d’irrigazioni andrebbe adattato alle nuove tecnologie che abbiano la massima efficacia per le piante, però si dovrebbero anche coltivare piante resistenti alla siccità.
Mentre gli agricoltori si confrontano con la siccità, le notizie che arrivano dalle previsioni meteo non sono atte a tranquillizzare. La siccità è solo l’inizio, arriveranno tempi ancora più difficili, attira l’attenzione il presidente della Società di Meteorologia Romena, Ion Sandu, il quale è del parere che le autorità debbano prendere misure per i prossimi periodi.