Solidarietà con i profughi ucraini
Decine di migliaia di ucraini sono giunti in Romania dallinizio dellinvasione russa, e il numero di quelli in attesa di varcare il confine è in crescita.
Roxana Vasile, 28.02.2022, 13:14
Vittime innocenti della guerra della Russia contro lUcraina, numerosi ucraini sono stati costretti a lasciare il proprio Paese. La stragrande maggioranza sono donne, bambini e anziani, nonchè persone con disabilità. Gli uomini tra i 18 e i 60 anni sono rimasti per difendere, con eroismo, il Paese davanti allinvasione ordinata dal presidente Vladimir Putin. Le immagini sono laceranti. Nelle città ucraine, le stazioni ferroviarie sono strapiene di gente in fuga dalloffensiva dellesercito russo. Salire su un treno per scappare via è, però, una vera battaglia. Per le strade, sin da venerdì, subito dopo lavvio dellinvasione, la fuga dei civili è stata rallentata da orrendi imbottigliamenti. Lavanzare a passi di lumaca, ma anche la mancanza della benzina o del gasolio, razionati, hanno determinato molti a lasciare le proprie auto vicino ai confini e a percorrere a piedi decine di km fino ai valichi di confine con i Paesi più sicuri, dove potersi rifugiare.
La Romania è lo stato Ue con la più lunga frontiera con lUcraina, con cui confina a nord e sud-est. Ci sono ben 19 valichi di confine permanenti tra i due Paesi – stradali, ferroviari, pedonali e/o fluviali. Dalla fine della scorsa settimana, il maggior numero di transiti si è registrato attraverso quelli di Sighetul Marmaţiei e Siret, nel nord, e di Isaccea, nel sud-est. La gente arriva da tutte le regioni dellUcraina. Alcuni vanno a trovare i parenti o conoscenti in Romania, perchè, come ben sappiamo, in Ucraina cè unimportante comunità etnica romena. Altri profughi chiedono asilo in Romania oppure la transitano per raggiungere altri Paesi europei. Il numero degli ucraini in fuga dalla guerra è cresciuto notevolmente a partire da domenica pomeriggio, dopo che le procedure di varco del confine, inzialmente pesanti nella parte ucraina, sono state semplificate. Subito dopo il varco del confine in Romania sono stati allestiti campi profughi mobili temporanei, dove sono stati messi a disposizione cibo, vestiti, oggetti per ligiene personale, assistenza sanitaria primaria o demergenza.
Impressionante anche la solidarietà dei cittadini romeni. Volontari da tutta Romania – cittadini abituali o imprenditori, aziende, ong e comunità religiose – aiutano con tutto ciò che possono, da cibo e acqua fino a trasporto o alloggio gratuito a tempo indeterminato. La Croce Rossa romena dona alimenti e farmaci e aiuta i profughi a contattare i parenti rimasti oltre il confine. Specialisti IT romeni hanno creato a sostegno dei rifugiati ucraini la piattaforma informatica dopomoha.ro (ossia ʹaiutoʹ in ucraino), disponibile in ucraino, romeno, inglese e russo, che offre informazioni sulle procedure di ingresso in Romania, i metodi per chiedere asilo, i diritti e gli obblighi dei richiedenti, e le risorse a disposizione. Anche se il più importante sostegno agli ucraini è quello concreto, materiale, quello morale non è meno importante. A Bucarest, come, del resto, in numerose città del mondo, i romeni hanno manifestato la loro solidarietà con il popolo ucraino davanti allAmbasciata dellUcraina, e hanno organizzato proteste davanti a quella della Russia contro laggressione contro uno stato europeo.