Soldi europei per la transizione verde
La Commissione Europea ha effettuato pagamenti di 1,39 miliardi di euro alla Romania dal Fondo per la modernizzazione.
Daniela Budu, 23.12.2022, 12:52
La Commissione Europea ha annunciato che, nel suo secondo anno di attività, il Fondo per la modernizzazione ha effettuato pagamenti per un totale di 4,11 miliardi di euro a sostegno di 61 progetti in otto paesi beneficiari. La Romania ha ricevuto la cifra più importante, quasi un terzo del totale, ossia 1,39 miliardi di euro. Il progetto che ha beneficiato del finanziamento in Romania è dedicato alla realizzazione di otto parchi fotovoltaici e di due centrali elettriche, nonché allammodernamento delle reti elettriche del Paese. Sono stati effettuati pagamenti anche alla Croazia, Repubblica Ceca, allEstonia, allUngheria, alla Lituania, Polonia e Slovacchia. Secondo la CE, il Fondo per la modernizzazione mira a sostenere i paesi dellUE con redditi più bassi nella loro transizione verso la neutralità climatica.
I progetti contribuiranno alla modernizzazione dei sistemi energetici, alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nei settori energia, industria, trasporti e agricoltura, nonché al miglioramento dellefficienza energetica. Il sostegno dato a questi investimenti, annuncia la Commissione, aiuterà gli stati membri beneficiari a raggiungere i loro obiettivi climatici ed energetici per il 2030 e ad accelerare la transizione verde dellUE. Lanno scorso, il fondo ha messo a disposizione di otto paesi beneficiari quasi 900 milioni di euro ed è destinato a integrare altri strumenti di finanziamento europei, come la Politica di coesione e il Fondo per una transizione giusta. Il Fondo per la modernizzazione opera sotto la responsabilità degli stati membri beneficiari, in stretta collaborazione con la Commissione Europea e la Banca Europea per gli Investimenti.
Per il prossimo ciclo di pagamenti, gli stati beneficiari possono presentare le loro proposte di investimento al fine di ottenere un potenziale sostegno dal Fondo per la modernizzazione fino al 19 gennaio 2023, per le proposte non prioritarie, e fino al 16 febbraio 2023 per le proposte prioritarie. Per la Romania, il prossimo anno, la sfida principale riguarderà sempre lassorbimento dei fondi europei, compresi quelli del Piano Nazionale di ripresa e resilienza, in cui il 41% dei 29 miliardi stanziati va alla transizione verde. Il presidente del Patronato degli Investitori Romeni, Cristian Pârvan, ritiene che la principale preoccupazione sia del mondo imprenditoriale, che dei decisori debba essere quella di accedere ai fondi europei, riunendo i criteri e raggiungendo gli obiettivi previsti allinterno del Piano e presentando, selezionando e finanziando progetti realizzabili. “Il mondo imprenditoriale sta cercando di portare avanti la sua missione e, ovviamente, di registrare un profitto. Deve, però, affrontare molte sfide, dalle sfide energetiche, a quelle connesse alla forza lavoro, al fatto che, per ora, la solidarietà economica europea è solo un desiderio e meno concretizzata in alcuni progetti paneuropei.”
Cristian Pârvan afferma, inoltre, che una politica ferma, coerente e ben mirata può portare la Romania a un altro livello di sviluppo.