Sicurezza regionale, riunione del Consiglio Supremo di Difesa del Paese
La Romania è direttamente interessata alla produzione militare sul proprio territorio.
Roxana Vasile, 20.09.2024, 13:30
La Romania è direttamente interessata ad avere sul suo territorio capacità industriali che possano garantire sia la produzione di attrezzature militari moderne per dotare le forze in tempo di pace, sia lo sviluppo di nuovi equipaggiamenti che contribuiscano alla moltiplicazione delle capacità militari in situazioni di crisi o di guerra. E’ una delle conclusioni del Consiglio Supremo di Difesa del Paese. Convocati ieri dal presidente Klaus Iohannis, i membri del Consiglio hanno discusso il piano di dotazione dell’Esercito romeno per i prossimi 10 anni – 2025-2034 – dopo il grande cambiamento nella situazione della sicurezza regionale generato dall’aggressione russa in Ucraina.
Il Consiglio ha rilevato che l’aumento degli stanziamenti di bilancio per la Difesa avrà anche un effetto diretto sull’industria specializzata in Romania, che ha l’opportunità di avviare un processo di trasformazione, ritecnologizzazione e adattamento attirando tecnologie nuove, performanti, nonché collaborando con aziende di fama internazionale nel settore. Allo stesso tempo, considerati i recenti sviluppi in Ucraina, il Consiglio ha discusso ulteriori misure volte a dissuadere e a combattere le minacce alla sicurezza da attuare a livello nazionale, nonché con il sostegno degli alleati della NATO.
Il consolidamento del partenariato strategico con la Repubblica di Moldova è stato un altro tema all’ordine del giorno del Consiglio Supremo di Difesa. La Romania ha ribadito, ancora una volta, in questa occasione, il suo sostegno al percorso europeo del piccolo stato romenofono, sostenendo l’attuazione delle riforme e delle politiche pubbliche necessarie, senza dimenticare, però, le sfide che Chișinău si trova ad affrontare alla luce delle azioni ibride della Federazione Russa e della guerra contro l’Ucraina.
“Queste minacce e rischi determinano, nella quasi totalità dei casi, implicazioni anche per la Romania. Pertanto, l’obiettivo principale della politica estera di Bucarest nei confronti della Repubblica di Moldova è quello di sostenere e garantire l’irreversibilità del percorso europeo, (… ) basato sul Partenariato Strategico bilaterale consolidato”, indica l’Amministrazione Presidenziale. Non in ultimo, i membri del Consiglio Supremo di Difesa hanno analizzato e approvato il Piano nazionale per l’attuazione del Patto civile nel campo della Politica di Sicurezza e di Difesa Comune, a seguito dell’adozione di uno nuovo a livello dell’Unione Europea.
Il Patto mira ad aumentare la flessibilità e la robustezza delle missioni civili, in modo che la loro efficienza e velocità di risposta nella gestione civile delle crisi, in condizioni di risorse limitate, aumenti a livello comunitario. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, il documento faciliterà un coinvolgimento più efficace della Romania nelle missioni civili nel campo della Politica di Sicurezza e Difesa Comune e una migliore valorizzazione dell’esperienza acquisita dagli specialisti romeni in questo campo.