Sei mesi di guerra in Ucraina
Sono passati sei mesi dallinvasione dellUcraina da parte della Russia, e i rappresentanti di decine di stati e organizzazioni internazionali hanno promesso sostegno a questo Paese.
Mihai Pelin, 24.08.2022, 11:30
L’Ucraina celebra il 31/o anniversario della proclamazione dell’indipendenza dall’Unione Sovietica, ma ricorrono anche sei mesi da quando la Russia ha lanciato un ampio attacco contro di essa. La proclamazione dell’indipendenza dell’Ucraina è stata un momento chiave nel processo di crollo dell’Unione Sovietica, un crollo che il leader russo Vladimir Putin avrebbe descritto come la maggiore catastrofe geopolitica del XX secolo. Cominciava, per l’Ucraina, una via sinuosa verso il ritrovamento di un’identità nazionale e verso la democratizzazione.
Il momento decisivo è arrivato nel 2013 quando, dopo che, in seguito alle pressioni di Mosca, il presidente Viktor Ianukovici aveva rifiutato di firmare l’Accordo di associazione all’UE, è scoppiato un movimento di protesta concluso con il cambio di governo e l’arrivo dei pro-europei al potere. La Russia ha reagito in modo brutale, ha invaso e annesso la Crimea, appoggiando anche una guerra separatista nell’Est. Siccome l’Ucraina ha continuato ad avvicinarsi all’Occidente, Mosca, stavolta col pretesto della denazificazione, l’ha invasa nuovamente, facendo scoppiare la più grande guerra in Europa dopo la seconda conflagrazione mondiale. Le forze russe hanno attaccato su tre fronti: dall’est, dalla Crimea e dalla Bielorussia.
Nei primi sei mesi di conflitto, i russi hanno subito dure sconfitte nella zona di Kiev e a Charkiv, però hanno occupato la maggior parte del Donbass e una parte dell’Ucraina meridionale. La guerra è stata segnata da intensi bombardamenti delle città ucraine, alcune essendo in gran parte distrutte, e da crimini di guerra. L’Occidente si è mobilitato a sostegno dell’Ucraina, mandando armi e imponendo sanzioni alla Russia. Però, al momento, il conflitto sembra lungi dall’essere finito. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, e i leader delle principali potenze occidentali hanno promesso, martedì, durante un vertice virtuale dedicato al sostegno del ritorno della Crimea sotto l’autorità di Kiev, che appoggeranno la lotta dell’Ucraina a lungo termine.
Nel suo intervento, il premier romeno Nicolae Ciucă ha trasmesso che i Paesi democratici devono rimanere fermamente uniti nel sostenere l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina con i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il premier ha ricordato che il sostegno concesso dalla Romania all’Ucraina si manifesta su vari piani e ha elencato, oltre a quello politico, economico o finanziario, anche il sostegno umanitario, quello diplomatico oppure nel settore del diritto internazionale.
L’Ucraina ha attraversato sei mesi terribili di guerra, ma ha dimostrato un’incredibile capacità di resistere all’aggressione brutale, di reagire e di riconquistare i territori occupati, ha dichiarato il segretario generale della NATO, aggiungendo che l’Alleanza sostiene pienamente la sovranità dell’Ucraina, la sua integrità territoriale e il suo diritto di difendersi. Anche l’UE sarà accanto all’Ucraina per quanto fosse necessario, afferma la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, precisando che l’Unione non riconoscerà mai l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia. Ha inoltre aggiunto che sta lavorando assieme all’Ucraina per svelare le azioni di trasgressione dei diritti dell’uomo, per punirne i responsabili e appoggiare le vittime.