Schengen, ministro Bode riconferma obiettivo ingresso Romania nel 2023
Le autorità romene hanno riportato in discussione a Bruxelles l'adesione della Romania all'Area Schengen.
Daniela Budu, 10.03.2023, 10:59
La Romania mantiene il suo obiettivo di aderire quest’anno a Schengen. Lo ha annunciato a Bruxelles il ministro dell’Interno, Lucian Bode. Anche se l’ingresso della Romania nello spazio di libera circolazione non è stato un tema incluso nell’agenda del Consiglio Giustizia e Affari interni, il ministro ha ribadito che Bucarest potrebbe avere chances nel 2023. A tale meta, però, l’argomento dovrebbe essere incluso nell’elenco prioritario della Spagna, che assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell’UE nel secondo semestre dell’anno. Lucian Bode ha spiegato che più ministri dell’Interno europei hanno ribadito il sostegno, ma permangono i riserbi dell’Austria, contraria all’adesione anche a dicembre.
Voglio salutare l’intervento di più ministri dell’Interno, che hanno ribadito il sostegno all’ingresso di Romania e Bulgaria a Schengen. Il ministro dell’Interno spagnolo ha sollecitato in modo particolare che questo obiettivo sia raggiunto dagli stati membri quest’anno. Mi ha confermato che il 30 marzo sarà in visita di lavoro a Bucarest, e sicuramente in quella occasione potremo discutere degli obiettivi della presidenza spagnola e della meta che noi auspichiamo prioritaria per la presidenza spagnola, precisamente l’adesione della Romania all’Area Schengen, ha spiegato Lucian Bode.
Il ministro ha ricordato che, al di là dei vantaggi per la Romania, l’allargamento dell’Area Schengen aumenterà la sicurezza ai confini dell’Unione. Inoltre, i nuovi dati presentati dalla Commissione Europea nel corso della riunione rilevano che la migrazione lungo il corridoio dei Balcani Occidentali è quasi dimezzata rispetto allo scorso anno, un argomento in più per indicare il potenziamento della sicurezza alle frontiere dell’Europa, ha aggiunto Lucian Bode.
Ma alcuni eurodeputati romeni vedono scarse le chances per la Romania di entrare quest’anno nello spazio di libera circolazione. Eugen Tomac ha fatto causa contro il Consiglio Europeo presso la Corte di Giustizia, con l’accusa di violare la legislazione europea e fare discriminazioni politiche. L’eurodeputato afferma che, pur riunendo i criteri tecnici, la Romania e la Bulgaria sono state bocciate a dicembre dalla decisione politica del Consiglio, mentre la Croazia è stata accolta.
Eugen Tomac ha lanciato anche una petizione intitolata Romania si merita Schengen e invita i romeni a firmarla. Vogliamo che la nostra voce, il nostro messaggio su questo tema sia molto chiaro e correttamente capito dai fattori decisionali europei. E’ una posta in gioco legittima, è stato un atto di ingiustizia che va riparato alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ha detto Eugen Tomac.