Romania verso ingresso a Schengen
Esperti della Commissione Europea, incaricati a valutare l'adempimento delle condizioni di adesione all'Area Schengen, sono arrivati in Romania.
Corina Cristea, 11.10.2022, 11:48
Obiettivo notevole di politica estera, l’ingresso della Romania a Schengen si trova da parecchi anni sulla to-do list a Bucarest. Fiduciosa che, una volta riuniti i criteri tecnici, l’ingresso dovrebbe essere una semplice formalità, il paese ha fatto i compiti ottimamente e puntualmente, cosicchè a marzo 2011, quando era prevista l’adesione, aveva adempiuto a tutti i requisiti. Solo che l’inclusione nello spazio europeo di libera circolazione è stata rinviata più volte, a causa dell’opposizione di alcuni paesi, che hanno argomentato la decisione collegando l’ingresso a Schengen al Meccanismo di Cooperazione e Verifica, nonostante le raccomandazioni di ammissione presentate dalla Commissione Europea.
Ora l’argomento è tornato alla ribalta e le chances della Romania di ricevere finalmente luce verde sembrano più grandi che mai. In tal senso si sono espressi chiaramente la Germania, una delle voci più forti dell’Europa, tramite il suo cancelliere Olaf Scholz, ma anche i gruppi politici del Parlamento Europeo, dove solo due deputati del gruppo di estrema destra Identità e Democrazia si sono detti contrari all’ingresso di Romania e Bulgaria. Al recente dibattito all’Eurocamera, la presidenza ceca del Consiglio dell’Unione Europea ha auspicato di ottenere l’unanimità per l’adesione dei due paesi alla riunione in programma a dicembre. La Romania ha già dimostrato quello che era da dimostrare, anche in maniera pratica in questi tempi torbidi, attraverso il modo in cui gestisce la situazione generata ai confini dall’invasione russa in Ucraina.
Il fatto che le cose si muovono nella direzione giusta è rilevato anche dalla visita effettuata in questi giorni da un gruppo di esperti della Commissione Europea, per verificare il modo in cui la Romania e la Bulgaria sono preparate ad aderire a Schengen. Gli esperti europei seguono come vengono effettuati i controlli alle frontiere, la politica di asilo e ritorno dei migranti, nonchè la misura che prevede l’istruzione del personale secondo le norme dello spazio europeo di libera circolazione.
L’ingresso nell’Area Schengen ha rappresentato anche il tema di un incontro tra il premier Nicolae Ciucă e gli eurodeputati romeni della coalizione governativa PNL-PSD-UDMR, che hanno assicurato il primo ministro del sostegno dei gruppi importanti del Parlamento Europeo alla risoluzione della settimana prossima sull’adesione di Romania e Bulgaria.
Intanto, il ministro dell’Interno, Lucian Bode, si è appellato ai politici di raggiungere una tregua e collaborare affinchè la Romania sia accolta nello spazio europeo di libera circolazione dal 1 gennaio. Il ministro ha rivolto questo appello da Buzău (sud), presente all’inaugurazione di un nuovo padiglione del Centro multifunzionale di formazione Schengen, dove sono stati preparati migliaia di specialisti.
Nel contesto dei preparativi per l’adesione, il premier olandese Mark Rutte è atteso domani in Romania, dove incontrerà il presidente Klaus Iohannis. Negli ultimi anni, l’Olanda è l’unico paese contrario all’ingresso di Romania a Schengen.