Romania, sostegno per Ucraina e Repubblica di Moldova
La Romania si pronuncia per l'aumento dell'assistenza fornita all'Ucraina dalla comunità internazionale.
Ştefan Stoica, 25.01.2023, 10:51
L’attenzione del mondo democratico continua a puntare sull’Ucraina e sulle conseguenze dell’aggressione alla quale la Russia la sottopone da quasi un anno. Il segretario di stato americano, Antony Blinken, e il capo della diplomazia giapponese, Hayashi Yoshimasa, hanno copresieduto ieri una riunione in videoconferenza in formato G7+ dei ministri degli Esteri. E’ stato il secondo incontro in questo formato, dopo il primo organizzato alla fine dello scorso anno in Romania, a margine della riunione dei ministri degli Esteri dei paesi NATO. Vi hanno partecipato i capi delle diplomazie e alti rappresentanti degli stati G7 (oltre agli USA e al Giappone – Canada, Francia, Germania, Italia, Regno Unito), nonchè di Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia, Bulgaria, accanto ad esponenti dell’Unione Europea, della Comunità Energetica Europea, della BERS, del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, e della Banca Mondiale.
I partecipanti hanno valutato la situazione dell’infrastruttura energetica critica dell’Ucraina, attaccata massicciamente e ripetutamente dalla Federazione russa, e i colloqui hanno interessato l’assistenza fornita all’Ucraina dalla comunità internazionale per gestire le conseguenze di questi attacchi e aumentare la sua resilienza. Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, si è pronunciato per l’aumento dell’assistenza fornita all’Ucraina, sottolineando che la Romania continuerà ad appoggiare sostanzialmente questo paese, in cooperazione con tutti i partner che condividono gli stessi obiettivi e visioni. Il ministro Aurescu ha puntualizzato che gli attacchi ripetuti, su larga scala, contro l’infrastruttura civile in Ucraina, rappresentano una violazione flagrante del diritto internazionale umanitario, con l’obiettivo di sconfiggere la resilienza della società ucraina, e la comunità internazionale democratica non può permettere questa cosa.
In riferimento all’assistenza fornita dalla Romania al consolidamento della sicurezza energetica dell’Ucraina, Bogdan Aurescu ha sottolineato che l’hub umanitario di Suceava (nord-est) ha facilitato, tra l’altro, il transito di 40 generatori acquistati dalla Romania con fondi europei, di decine di altri generatori offerti dal governo e da autorità locali romene, come anche di oltre 160 generatori offerti dalla Francia. Il ministro Aurescu ha evocato anche la pianificazione di una nuova Trilaterale dei ministri degli Esteri di Romania, Ucraina e Repubblica di Moldova a febbraio, dopo quella svoltasi lo scorso settembre a Odessa, nell’ambito della quale sono state convenute linee comuni di azione per lo sviluppo dell’interconnettività e il consolidamento della sicurezza energetica dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova a medio e lungo termine.
D’altra parte, Bogdan Aurescu ha evidenziato la situazione della Repubblica di Moldova, confrontata con una profonda crisi energetica, generata da limitazioni per quanto riguarda la disponibilità e l’accesso alle risorse. La Romania copre l’80% del fabbisogno totale di consumo di energia elettrica della Repubblica di Moldova, nonchè il transito di gas verso questo stato tramite il gasdotto Iaşi-Ungheni-Chişinău, ha ricordato il ministro.