Romania, sostegno ai profughi
La Romania continua ad offrire sostegno ai cittadini ucraini in fuga dalla guerra.
Corina Cristea, 18.03.2022, 14:11
Nelle tre settimane passate dallo scoppio della guerra nella confinante Ucraina, la Romania ha accolto oltre mezzo milione di profughi ucraini e l’esodo continua. Circa 80.000 di loro sono rimasti in Romania, di cui 32.000 sono minorenni. I controlli ai confini si svolgono senza problemi e le autorità romeno non negano l’accesso nemmeno agli uomini soggetti ai provvedimenti della Legge marziale istituita nel loro Paese in seguito all’invasione russa, ha spiegato il ministro dell’Interno, Lucian Bode: “Per noi, la priorità assoluta è quella di garantire assistenza umanitaria alle persone scappate a causa della guerra. Ovviamente le strutture del Ministero dell’Interno sanno quanti uomini, quante donne e quanti bambini sono arrivati. Se al confine esibiscono documenti di viaggio validi, lo stato romeno, la polizia di confine non possono vietare loro l’accesso sul territorio della Romania, anche se si tratta di uomini che hanno superato i 18 anni e sono soggetti alla legge marziale. Sapete bene che ci sono anche eccezioni, persone che hanno bambini minorenni, o che fanno vedere documenti medici e su questo il controllo spetta al 100% allo stato ucraino. La nostra responsabilità è che sul territorio della Romania non entri alcun cittadino senza che siano effettuati controlli.”
Attraverso i punti di confine continuano a passare in gran numero profughi che, una volta arrivati in Romania, godono di tutto il sostegno necessario — cibo, alloggio, assistenza sanitaria, trasporto, accesso all’istruzione per i bambini, oppure possibilità di trovare lavoro per chi lo sollecita. Una linea telefonica è stata messa a disposizione dei profughi ucraini per facilitare la loro comunicazione con il personale medico nella propria lingua. L’Associazione “Zi de bine” lo ha reso possibile in partenariato con una compagnia che fornisce servizi di telemedicina. Invece, per una gestione più efficace dei flussi di profughi, la linea ferroviaria Zorleni – Fălciu — il confine con la Repubblica di Moldova viene riaperta, ha annunciato il ministro dei Trasporti, Sorin Grindeanu. Chiusa nel 2015, la linea ferroviaria attraversa il fiume Prut e garantisce il collegamento diretto con la Stazione CF Cantemir, punto ferroviario di confine della Repubblica di Moldova. “Continuiamo in questo modo gli sforzi concreti a sostegno dei profughi dall’Ucraina, che arrivano in Romania attraverso la frontiera con la Repubblica di Moldova”, afferma Sorin Grindeanu. Il ministro ha inoltre precisato che vengono prese costantemente tutte le misure necessarie per garantire dei corridoi di transito in modo da assicurare collegamenti efficaci con altre città importanti della Romania, ma anche con i passaggi di confine con i Paesi vicini.