Romania, priorità a consolidamento scuole
In Romania, le scuole ad elevato rischio sismico entrano con priorità in un processo di consolidamento.
Roxana Vasile, 22.02.2023, 11:01
I recenti devastanti terremoti in Turchia e Siria, come anche i sismi avvenuti ultimamente nel sud della Romania, hanno riportato all’attenzione delle autorità il problema – irrisolto da decine di anni – del consolidamento antisismico degli edifici che potrebbero essere danneggiati nell’evenienza di una scossa di elevata magnitudo. In seguito al primo incontro del comitato interministeriale neocreato a Bucarest per valutare il rischio sismico, è stato deciso il consolidamento prioritario delle scuole, degli ospedali e degli edifici pubblici in pericolo in caso di terremoto, nell’ambito di un programma governativo promosso tramite ordinanza d’urgenza.
In questo momento, gli obiettivi prioritari sono gli elementi di infrastruttura del Ministero dell’Istruzione, precisamente le scuole e gli altri edifici in cui si svolge il processo educativo, nonchè gli ospedali e gli edifici pubblici in cui svolge l’attività un gran numero di persone, ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă.
39 edifici appartenenti alle strutture di insegnamento sono classificate in questo momento nella prima categoria di rischio sismico. Tra questi palazzi, 21 ospitano attività scolastiche, mentre 15 sono palestre e laboratori. Il ministro dell’Istruzione, Ligia Deca, ha annunciato che una parte degli ispettori scolastici delle province in cui si trovano simili edifici hanno individuato delle soluzioni per il trasferimento degli alunni in altri spazi.
Allo stesso incontro del comitato interministeriale, il ministro dello Sviluppo, Cseke Attila, ha precisato che sono state presentate domande di finanziamento per il consolidamento di 366 edifici, e l’istituzione che dirige valuterà tutte entro una settimana. Il ministro ha aggiunto che sarà ultimata anche la valutazione dei danni generati dai terremoti avvenuti in provincia di Gorj (sud), dove sono stati inviati due esperti. Ho sollecitato una valutazione dei danni il prima possibile, per accertare sia al livello delle autorità locali, che si tratti della città di Târgu Jiu, o di altre unità amministrative territoriali, quali sono gli edifici danneggiati e quali sarebbero le misure, rispettivamente il sostegno, le risorse necessarie per risolvere la loro situazione, ha detto Cseke Attila.
Il 13 febbraio, in provincia di Gorj, dove normalmente si registra un’attività sismica debole-moderata, è avvenuto un sisma di magnitudo 5,2 della scala Richter, seguito il giorno dopo da un altro di 5,7. Stando all’Istituto Nazonale di Ricerca-Sviluppo per la Fisica Terrestre, da allora nella zona si sono verificate oltre 800 scosse. In un solo giorno, il 17 febbraio, ce ne sono state 171.