Romania, prima fabbrica pneumatici zero emissioni CO2 al mondo
La Romania avrà la prima fabbrica di pneumatici a zero emissioni di anidride carbonica nel mondo.
Roxana Vasile, 12.05.2023, 10:54
La Romania è gia nel Guinness dei Primati, grazie al Palazzo del Parlamento di Bucarest, il secondo edificio amministrativo più grande al mondo dopo il Pentagono. Non è certo che anche l’azienda che si sta costruendo a Oradea (ovest) arriverà nel Guinness dei Primati, ma, grazie a questo stabilimento, la Romania sarà il primo paese al mondo con una fabbrica di pneumatici a zero emissioni di anidride carbonica. I lavori di costruzione iniziati ieri sono realizzati dalla compagnia finlandese Nokian Tyres. Il valore dell’investimento supera i 600 milioni di euro, di cui 100 milioni concessi dal Governo di Bucarest. La produzione comincerà verso la fine del 2024, e la nuova azienda genererà centinaia di posti di lavoro.
L’investimento è stato lanciato ufficialmente alla presenza del premier Nicolae Ciucă. Zero emissioni di diossido di carbonio: è la prima fabbrica di pneumatici al mondo che raggiungerà quest’ambizione. E’ molto importante per gli iter in corso attualmente nell’Unione Euroope e nel mondo per proteggere l’ambiente, e credo sia un esempio che possa essere seguito. Si è prefisso di avere una componente propria di generazione di energia verde e, certamente, beneficerà anche delle facilitazioni che le autorità locali stanno sviluppando per assicurare energia elettrica da fonti rinnovabili, ha detto il primo ministro.
Dal 2024, lo stabilimento di Oradea produrrà circa 6 milioni di pneumatici all’anno, il che richiede anche un’infrastruttura di trasporto a supporto della compagnia Nokian Tyres e degli imprenditori romeni e stranieri di Romania in generale. Perciò, il premier Nicolae Ciucă ha visitato anche il cantiere della strada che collega la tangenziale di Oradea e l’autostrada A3, che unirà su circa 600 km la capitale Bucarest alla dogana di Borş, al confine con l’Ungheria. Il progetto è realizzato a quasi il 55% e costa circa 545 milioni di lei (quasi 100 milioni di euro) provenienti da fondi europei. L’investimento è ritenuto particolarmente importante soprattutto per il trasporto nazionale e internazionale di merci. Stando al premier, un simile investimento dimostra quanto sia importante il legame tra le autorità locali e centrali per raggiungere obiettivi strategici.