Romania, dai salari alla disoccupazione dei giovani
Eurostat e INS hanno diffuso i dati sui salari e sul tasso di disoccupazione in Romania.
Leyla Cheamil, 08.11.2024, 16:46
I dati dell’Ufficio Statistico Europeo rilevano che lo stipendio medio annuo corretto a tempo pieno dei romeni è il quarto più basso dell’Unione Europea. Secondo Eurostat, i dati indicano un aumento annuo di circa 2.500 euro per il 2023. Tuttavia, l’importo totale rimane inferiore alla metà della media del blocco UE. L’anno scorso, lo stipendio medio annuo rettificato per il blocco comunitario era di 37.900 euro, mentre in Romania era di circa 17.700 euro, quindi meno della metà. D’altro canto, sempre i dati pubblicati da Eurostat mostrano che il tasso di disoccupazione nell’eurozona a settembre si è attestato al 6,3%, stabile rispetto al mese precedente, mentre nel caso dell’Unione Europea il tasso di disoccupazione è rimasto al 5,9%.
Anche in Romania il tasso di disoccupazione a settembre si è attestato al 5,5%, stabile rispetto ad agosto. L’Istituto Nazionale di Statistica della Romania ha annunciato che il tasso di disoccupazione a settembre è stato, a livello nazionale, al 5,5%, simile a quello di agosto, che era leggermente aumentato rispetto al mese precedente. La maggior parte dei disoccupati nel Paese sono adulti di età compresa tra 25 e 74 anni. L’analista finanziario Adrian Codirlașu è del parere che il leggero aumento della disoccupazione dopo la metà dell’anno sia stato determinato da un maggiore rallentamento della crescita.
Track:”In qualche modo, il tasso di disoccupazione è tornato ai valori dell’anno precedente. Se a metà anno abbiamo notato una diminuzione del tasso di disoccupazione, successivamente, a partire da agosto, è tornato al livello di 5,5, quindi è leggermente aumentato. Lo inserirei nel contesto in cui vediamo che l’economia ha rallentato e questo si riflette nella creazione di meno posti di lavoro. È vero, è cresciuto molto facilmente, quindi in qualche modo direi che si inserisce nel margine di errore, non possiamo ancora dire “sì, si genera disoccupazione”, ma vediamo comunque un leggero aumento del tasso di disoccupazione”.
Adrian Codirlașu ha aggiunto che il tasso di disoccupazione dipenderà, in futuro, dall’andamento dell’economia, però stima che rimarrà elevato e addirittura aumenterà leggermente, perché non vede un miglioramento significativo nell’economia rispetto a questo anno, ma al contrario. In un contesto di aumento della tassazione è possibile che si generino ancora più licenziamenti nell’economia, ha avvertito l’analista finanziario. L’Istituto Nazionale di Statistica richiama l’attenzione, come al solito, sul livello di disoccupazione tra i giovani di età compresa tra i 15 ei 24 anni, che supera il 23%, ma Adrian Codirlaşu ritiene normale che la cifra sia molto più alta per questa categoria. “I giovani devono imparare, devono andare a scuola per imparare. Staranno molto meglio, in seguito, accumulando quelle conoscenze. C’è poi l’università, che sarebbe l’ideale per il maggior numero possibile di giovani, perché un lavoro basato sull’istruzione porta i redditi più alti”, è del parere l’analista finanziario.