Restrizioni e centri vaccinali
In Romania, le autorità stimano che la situazione sanitaria continuerà a migliorare e si discute del momento di allentamento delle restrizioni.
Corina Cristea, 15.02.2022, 14:08
Curva discendente accentuata dell’epidemia di Covid-19 in Romania: il tasso di riproduzione del virus è al momento inferiore allo 0,9%. In queste condizioni, le autorità parlano sempre di più dell’allentamento delle restrizioni e della rimozione dello stato di allerta. Queste misure saranno prese, però, solo in correlazione con due indici importanti, ha precisato il ministro della Salute, Alexandu Rafila: “In primo luogo si tratta, ovviamente, del calo del numero delle persone ricoverate, però soprattutto della diminuzione delle degenze nelle terapie intensive. Perciò, preghiamo tutti di pazientare ancora per un po’ e, soprattutto, di continuare a osservare le regole menzionate tante volte: proseguire con la vaccinazione delle categorie vulnerabili, al fine di avere una primavera quanto più vicina a una primavera normale e, tanto più l’estate e l’autunno di quest’anno.”
Il ministro ha inoltre aggiunto che la prima misura di allentamento delle restrizioni sarà probabilmente l’eliminazione dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, ma anche altre misure, a seconda dell’evoluzione dei contagi nelle prossime settimane. Solo la metà degli adulti di Romania gode al momento di protezione vaccinale, una percentuale inferiore rispetto agli altri stati europei e tale differenza si nota nel numero elevato di degenze e di casi gravi, ha spiegato il ministro della Salute. Nonostante le ripetute esortazioni, l’interesse della popolazione per l’immunizzazione si mantiene basso e, nel prossimo periodo, più gabinetti di vaccinazione saranno chiusi a causa della domanda molto bassa.
Una parte di quelli che resteranno aperti potranno essere trasformati, parzialmente o completamente, in centri di test, ha precisato il coordinatore della campagna vaccinale, il medico Valeriu Gheorghiţă: “Abbiamo individuato 322 gabinetti di vaccinazione con un’attività ridotta, cioè con meno di 10 dosi somministrate al giorno. 171 saranno chiusi. Inoltre, una parte degli altri centri saranno, probabilmente trasformati in centri di test, laddove lo permettono il circuito e l’accessibilità per i pazienti, soprattutto negli ambienti rurali. Inoltre, una parte dei centri funzionerà in modalità ibrida, cioè saranno organizzate sia attività di vaccinazione che di test.”
In Romania, circa 8,1 milioni di persone hanno fatto almeno una dose di vaccino.