Rapporto sui diritti umani in Romania
Il rapporto del Dipartimento di Stato americano sui diritti umani indica che gli ospedali, la polizia e le dogane di Romania sono ancora lesi da corruzione e abusi.
Mihai Pelin, 24.04.2024, 11:58
Il Dipartimento di Stato degli USA ha pubblicato il suo Rapporto sulla situazione dei diritti umani in Romania nel 2023. Tra i problemi identificati figurano relazioni credibili su trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti applicate dal governo o a nome del governo e grave corruzione governativa. L’Esecutivo ha adottato misure per identificare e punire i funzionari che potrebbero aver commesso degli abusi in materia di diritti umani, ma in alcuni casi le azioni sono state insufficienti e l’impunità ha rappresentato un problema.
D’altro canto, l’inefficienza e la mancanza di responsabilità nella sorveglianza giudiziaria hanno talvolta minato l’indipendenza e l’imparzialità della giustizia. Il documento fa riferimento a una giudice della Corte d’Appello di Cluj (nord-ovest), che, a novembre 2023, ha denunciato i parenti del sindaco di Baia Mare, Cătălin Cherecheș, perché avevano tentato di corromperla con 50.000 euro in cambio dell’assoluzione del sindaco di accuse di corruzione. Nonostante sia stata lei a denunciare Cherecheș, è rimasta parte del collegio giudicante che, alla fine, ha condannato il sindaco per corruzione, dopo aver affermato di rimanere imparziale.
Il rapporto cita anche il caso della giornalista Emilia Șercan che ha denunciato minacce e tentativi di ricatto dopo aver pubblicato nel 2022 un’inchiesta sul presunto plagio commesso da Nicolae Ciucă, primo ministro della Romania al momento della pubblicazione. Șercan ha affermato di essere stata vittima di una ben documentata “campagna di diffamazione orchestrata dal governo”, ma a ottobre la Procura della Corte d’Appello di Bucarest ha chiuso l’indagine. Un altro problema segnalato da Washington riguarda le frequenti tangenti nel settore pubblico, soprattutto nel sistema sanitario.
La corruzione e l’uso abusivo dei fondi pubblici sono ampiamente diffusi, indica il rapporto, citando informazioni di Transparency International, che ha notato alti livelli di corruzione alle dogane e all’interno degli uffici di polizia. Allo stesso tempo, i mass media hanno riferito che, nel corso dell’anno, la Direzione Nazionale Anticorruzione ha indagato su più di 50 casi legati alla corruzione nel sistema sanitario. Ci sono anche questioni di diritto del lavoro, secondo il documento. Negli ultimi anni, le aziende hanno spesso creato entità giuridiche separate per trasferire dipendenti, evitando così le soglie di rappresentanza. È, praticamente, un movimento antisindacale.
Non in ultimo, gli autori del rapporto scrivono anche di casi in cui le autorità non hanno applicato efficacemente la legge sulla violenza domestica. Tra le cause citate vi sarebbe la mancanza di procedure per l’effettiva applicazione delle ordinanze restrittive. Inoltre, i tribunali hanno istruito pochissimi casi di violenza domestica. Il documento fa riferimento anche a un esempio legato alla discriminazione etnica, quello dell’ospedale di Urziceni (sud), dove i dipendenti si sono rifiutati di fornire assistenza medica d’urgenza a una donna rom incinta, che ha partorito sul marciapiede.