Raddoppiato aiuto europeo alla Repubblica di Moldova
Confinante con l'Ucraina invasa dai russi, la Repubblica di Moldova occupa un posto centrale nell'agenda dell'Unione Europea.
Bogdan Matei, 31.05.2023, 11:24
Indicata a lungo tempo nelle graduatorie specializzate come lo stato europeo più povero, la Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) è dipendente dall’assistenza finanziaria dei partner occidentali. Le cose sono peggiorate dopo l’invasione delle truppe russe in Ucraina, il 24 febbraio 2022. La repubblica è stata costretta a gestire un enorme flusso di profughi ucraini, a trovare soluzioni ai problemi economici provocati dalla guerra nel paese confinante e a contrastare gli assidui tentativi di destabilizzazione politica arrivati da Mosca, mai rassegnata all’idea che a Chişinău è in carica un regime pro-occidentale. D’altronde, nella Repubblica di Moldova lo stato di emergenza è stato prorogato di 60 giorni, a partire dal 4 giugno. La decisione è stata motivata dai rischi e delle minacce generate dalla guerra scatenata dalla Federazione russa in Ucraina. Stando alle autorità, la Repubblica è esposta alle minacce asimmetriche e ad un ampio spettro di manifestazioni della guerra ibrida. Evocato anche il rischio di nuovi attacchi cibernetici contro le istituzioni pubbliche e l’infrastruttura critica nazionale. Quindi, la Repubblica di Moldova continua ad avere bisogno dei meccanismi legali attinenti allo stato di emergenza, per gestire eventuali situazioni imprevedibili.
Su questo sfondo angosciante, il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso martedì di raddoppiare, praticamente, l’aiuto macrofinanziario destinato alla Repubblica di Moldova, da 150 a 295 milioni di euro. Sin dallo scorso mese, l’eurodeputato romeno Siegfried Mureşan (PPE-PNL), capo della delegazione del Legislativo comunitario per le relazioni con Chişinău, dichiarava: Offriamo alla Repubblica di Moldova il supporto finanziario di cui ha bisogno per assicurarci che, per tutta la durata del corrente anno, il Governo abbia a disposizione sufficienti fondi per sostenere la popolazione e garantire la stabilità economica. L’eurodeputato ha aggiunto che la Repubblica di Moldova è candidata all’Unione Europea e dobbiamo aiutarla a superare le sfide con cui si confronta e continuare l’integrazione europea.
Sempre martedì, gli stati membri dell’UE hanno adottato delle sanzioni contro sette persone, accusate in particolare di legami con gli sforzi della Russia di destabilizzare la Repubblica di Moldova. I loro attivi saranno congelati all’interno dell’UE, dove ai sette sarà vietato il soggiorno. Bruxelles precisa che si tratta di politici e imprenditori di nazionalità moldava o russa, coinvolti in attività destabilizzanti, tramite la pianificazione di dimostrazioni violente o il sostegno ai servizi di sicurezza russi (FSB). Le decisioni adottate dai responsabili comunitari precedono l’incontro dei leader di quasi 50 paesi domani, nella Repubblica di Moldova, per il secondo vertice della Comunità Politica Europea, i cui valori assunti sono la democrazia, il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto.