Proteste dei trasportatori in Romania
Migliaia di trasportatori romeni hanno protestato ieri principalmente contro l'aumento dei prezzi delle polizze RCA e delle accise sul carburante. A loro si sono uniti anche i farmers.
Roxana Vasile, 11.01.2024, 10:48
In Romania, il 2024 è l’anno di elezioni europee, amministrative, politiche e presidenziali e, ovviamente, a nessuno dei partiti della maggioranza le proteste sociali portano gioia. Le recenti decisioni dei socialdemocratici e dei liberali, ma anche i malcontenti latenti, accumulati nel tempo, rischiano di sconvolgere alcuni piani elettorali, per la soddisfazione ed eventualmente il beneficio dell’opposizione. Dopo che il 2023 è stato segnato da scioperi, manifestazioni e comizi con protagonisti rappresentanti di numerose categorie sociali, il 2024 inizia all’insegna della protesta spontanea dei trasportatori. Migliaia di camionisti hanno guidato ieri a velocità bassa, quasi bloccando le strade nazionali e le tangenziali delle grandi città, insoddisfatti soprattutto dell’aumento del prezzo delle polizze RCA e accise sui carburanti.
Nonostante il tetto massimale, il prezzo RCA è molto elevato, perché il fallimento di grandi compagnie assicurative nel 2022 e nel 2023 ha avuto un impatto sulle tariffe attuali. Uno dei trasportatori che hanno partecipato alla protesta, Constantin Dogărescu, afferma: Protestiamo contro le condizioni in cui ci ha portato il governo romeno, contro la triplicazione della tassazione per le piccole e medie imprese. Triplicare la tassazione dall’1 al 3%? Non è successo in nessun paese al mondo. Per i prezzi elevati delle assicurazioni, le nuove tariffe sono molto alte per la categoria B0. Per un trattore si finisce per pagare circa 16.000-18.000 lei (circa 3.200 -3.600 euro). Quindi è una cosa fuori dal comune, non si paga nemmeno in Germania. Siamo scesi in piazza anche nel 2016, le tariffe erano sempre le stesse e sono state ridotte verso gli 8.000 lei per B0, dice Constantin Dogărescu.
Oltre ai tetti massimali per i prezzi delle assicurazioni RCA per i camion a 5.000 lei tramite un’ordinanza d’urgenza, i trasportatori vogliono, tra l’altro, anche la rinuncia alle bilance nelle dogane, che – dicono – non funzionano correttamente e, inoltre, generano enormi code, soprattutto nei periodi dell’anno con traffico intenso. I trasportatori propongono che la pesatura dei camion venga effettuata secondo il modello occidentale, cioè in movimento, elettronicamente, a 10-15 km dal confine.
Il presidente della Federazione degli operatori dei trasporti romeni, Augustin Hagiu, ha parlato anche degli altri malcontenti. Non sono l’organizzatore della protesta, ma sono in contatto permanente con tutti i miei colleghi del paese. Mi sono rivolto ai ministeri, invano! Ho parlato del trattamento fiscale discriminatorio tra dipendenti privati e statali, invano! Ho detto loro che RO e-Transport non va esteso a tutti i trasporti internazionali, e che deve rimanere, come in Polonia, Ungheria e altri paesi, solo per le merci a ritmo elevato, perché bloccheranno l’economia. Hanno mancato anche l’ingresso in Schengen, avremo costi ancora più alti, controlli alle frontiere ancora più drastici. Ebbene, fino a quando lo terranno così?, dice Augustin Hagiu. Alla protesta dei trasportatori si sono uniti ieri anche i farmers.