Promulgata Finanziaria 2025
Prima di annunciare le dimissioni dalla carica di presidente della Romania, Klaus Iohannis ha firmato i decreti per la promulgazione delle leggi di bilancio e della previdenza sociale per il 2025.
![foto: Septimiu Balica/ pixabay.com foto: Septimiu Balica/ pixabay.com](https://www.rri.ro/wp-content/uploads/2024/06/bani-romanesti-lei-foto-Septimiu-pixabay.jpg)
Mihai Pelin, 11.02.2025, 10:59
I due ddl sono stati approvati velocemente la scorsa settimana dalla plenaria del Parlamento. Dall’opposizione, i parlamentari di AUR, USR, SOS Romania e POT hanno presentato migliaia di emendamenti, bocciati, però, dalla maggioranza PSD-PNL-UDMR. Le opposizioni hanno accusato che, a causa della rapidità, molti emendamenti sono stati respinti senza essere stati attentamente verificati.
D’altro canto, i bilanci dei ministeri sono stati adottati nella forma arrivata dalle commissioni e uno dei pochi emendamenti ammessi riguarda fondi aggiuntivi per il Ministero della Salute. Contemporaneamente, attraverso un altro emendamento, è stato eliminato lo stanziamento dell’importo di 700.000 lei (circa 140.000 euro), inizialmente previsto nel bilancio della Corte Costituzionale, per il rimborso dei medicinali per i dipendenti dell’istituzione e per gli ex giudici andati in pensione.
La bozza della Finanziaria per il 2025 è stata approvata dal Governo il 1° febbraio e si basa su una crescita economica del 2,5% e un deficit di bilancio pari al 7% del PIL. Il bilancio 2025 consentirà di proseguire il processo di sviluppo del paese, ha detto il primo ministro Marcel Ciolacu. Sono aumentati gli importi destinati al Ministero della Salute, alle autostrade e alle ferrovie, ma anche all’istruzione, ha sottolineato il premier, respingendo l’idea di un bilancio di austerità.
Da parte sua, il ministro delle Finanze, Tanczos Barna, ha dichiarato che il bilancio dello stato per il 2025 è “moderato” e si basa su un prudente aumento delle entrate, “senza esagerazioni”. Il ministro ha precisato che ci sono “sufficienti soldi per stipendi, pensioni e aiuti sociali”. Il bilancio è stato criticato non solo dall’opposizione, ma anche dai patronati e dai sindacati, mentre gli esperti del Consiglio Fiscale hanno detto che le entrate sono state sopravvalutate.
Il bilancio 2025 arriva dopo che, alla fine della scorsa settimana, una delegazione del FMI ha concluso i colloqui svolti a Bucarest con i rappresentanti delle principali istituzioni responsabili delle politiche monetarie e fiscali in Romania. Non si è trattato di una missione di valutazione, ma solo informativa, e il primo ministro Marcel Ciolacu ha trasmesso agli esperti l’impegno a rispettare il deficit di bilancio concordato con la CE e ad attuare le riforme assunte attraverso il PNRR.
Il FMI ha pubblicato le sue ultime previsioni sull’evoluzione dell’economia romena lo scorso autunno, stimando per il 2025 un deficit del 7%, pari a quello fissato dal Governo. Le stime del FMI sono, però, più ottimistiche, sia per quanto riguarda la crescita economica, pari al 3,3%, rispetto al 2,5% previsto dalle autorità di Bucarest, sia per l’inflazione, calcolata al 3,6%, al di sotto dell’obiettivo del 4,4 stabilito dal Governo.