Progetti per il 2023
La sanità, l'istruzione e gli investimenti sono le priorità de Governo romeno nel 2023.
Leyla Cheamil, 09.01.2023, 10:35
La sanità, l’istruzione e gli investimenti, compresi i target assunti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono i principali riferimenti dell’anno in Romania. Secondo quanto annunciato dal premier Nicolae Ciucă, dei progetti ben delineati e assunti che interessano questi settori sono stati convenuti dalla coalizione governativa, ma anche con i partner dell’Unione Europea o con quelli ai quali la Romania è legata da partenariati strategici.
Nicolae Ciucă ha però richiamato l’attenzione che il loro raggiungimento richiede solidarietà, empatia nazionale, dialogo con i partner sociali, collaborazione con tutte le istituzioni, una migliore cooperazione tra i ministeri e stabilità politica. Abbiamo già discusso per portare a termine e continuare a definire il pacchetto di leggi sull’Istruzione, e, una volta iniziata la nuova sessione parlamentare, avere già il pacchetto legislativo che andrà al dibattito del Parlamento, ha spiegato il primo ministro.
L’Esecutivo ha già lanciato al dibattito pubblico la bozza di decreto governativo relativo alla concessione di borse all’estero per stage di studi di master, dottorato, post-dottorato e ricerca. La borsa mensile ammonterà a 1000 euro al minimo, e lo Stato romeno si farà carico anche delle spese di trasporto dalla Romania fino al luogo in cui si svolgerà lo stage e ritorno. Una volta ultimato lo stage, il borsista riprenderà gli studi universitari o post laurea nel paese.
La misura consente la formazione di specialisti in settori di massimo interesse per la Romania: energia, bioeconomia, eco-nanotecnologie, affari transatlantici, relazioni internazionali, diplomazia o governance europea, precisa il ministro dell’Istruzione, Ligia Deca. La possibilità di effettuare simili stage univesitari migliorerà la qualità e in ugual misura l’applicabilità della ricerca romena grazie alla sincronizzazione con le nuove tendenze di ricerca, ha aggiunto Ligia Deca.
Per quanto riguarda il sistema sanitario, il Governo contempla misure volte a migliorarlo, come la modernizzazione degli ospedali tramite il PNRR o i progetti europei. D’altra parte, il premier Nicolae Ciucă stima che, alla fine dell’anno, la Romania potrebbe raggiungere un livello di assorbimento dei fondi europei di circa il 95%. In un post su una rete sociale, il primo ministro ricorda che, lo scorso anno, Bucarest ha ricevuto da Bruxelles oltre 11 miliardi di euro, il più elevato valore dall’ingresso nell’Unione.
Nicolae Ciucă ha inoltre precisato che il tasso di assorbimento è salito dal 50 a oltre il 70% nel 2022. I fondi europei che entrano in Romania devono sostenere in primo luogo gli investimenti, puntualizza il premier, affinchè l’economia nazionale possa resistere alle sfide o agli effetti che sono o saranno risentiti dall’economia europea o mondiale.