Priorità della presidenza belga del Consiglio UE
Il Belgio ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell'UE ed ha in agenda la continuazione dei passi per la piena integrazione di Romania e Bulgaria nell'Area Schengen.
Sorin Iordan, 17.01.2024, 11:09
L’adesione, seppur parziale, della Romania e della Bulgaria all’Area Schengen è un buon segno, ha dichiarato il primo ministro belga, Alexander De Croo, il cui Paese ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea, valutando che l’ingresso dei due Stati nello spazio europeo di libera circolazione dal 31 marzo, con le frontiere aeree e marittime, rappresenta importanti passi avanti e che si prevede il completamento delle tappe successive.
So che entrambi i paesi hanno compiuto grandi sforzi, passi avanti per rispondere a tutte le domande poste da tanti paesi legati a Schengen e vogliamo davvero applaudire tutti gli sforzi compiuti. Penso che questi passi parziali che sono stati fatti siano un buon segno e un primo passo, ma mi aspetto che, se le cose continueranno secondo il piano, vengano compiuti anche i passi successivi, ha detto Alexander De Croo. Le conseguenze della mancata piena adesione a Schengen sono significative dal punto di vista economico.
Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, ha dichiarato nell’autunno del 2023 che i danni ammontano ad almeno il 2% del PIL, mentre l’ex ministro dell’Economia, Florin Spătaru, stimava che la Romania perde 10 miliardi di euro all’anno. I danni causati alle imprese di trasporti in Romania sono enormi, ha dichiarato, a sua volta, l’eurodeputato romeno Dan Nica. I trasportatori romeni sono umiliati perché devono perdere ore o addirittura giorni ai valichi di confine e dovrebbero ricevere dei risarcimenti, aggiunge Dan Nica. Bisogna trovare i fondi da rendere subito disponibili e compensare le aziende di trasporto e i trasportatori. Non hanno fatto nulla di sbagliato e meritano di essere risarciti per le enormi perdite finanziarie, afferma l’eurodeputato romeno.
Sebbene la piena adesione di Romania e Bulgaria a Schengen sia importante per la presidenza belga del Consiglio UE, le sue vere priorità sono altre. Alla luce dell’aggressione russa in Ucraina, del conflitto tra Israele e i terroristi di Hamas e delle tensioni militari crescenti nella regione del Mar Rosso, lo sguardo comunitario punta sull’inizio del processo per l’elezione del presidente degli Stati Uniti d’America, paese che svolge un ruolo-chiave nel garantire la sicurezza dell’Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Il giorno dopo che l’ex presidente americano, Donald Trump, ha consolidato il suo status di candidato repubblicano favorito per le presidenziali di novembre, il primo ministro belga ha affermato che l’Europa non deve temere il suo ritorno alla Casa Bianca, nonostante le sue politiche riconducibili al principio America First. Alexander De Croo è del parere che l’Unione Europea debba sfruttare l’opportunità di diventare più solida, più forte, più sovrana e più autosufficiente, perché rischia di rimanere da sola. De Croo ha promesso che la presidenza belga del Consiglio dell’UE contribuirà alla protezione dei cittadini, al consolidamento dell’economia e alla preparazione del futuro comune europeo.