Previsioni economiche della Commissione Europea
La Commissione Europea stima una crescita economica inferiore e un deficit di bilancio superiore in Romania nel 2023.
Ştefan Stoica, 16.11.2023, 09:50
A Bucarest, la Commissione Nazionale per Strategia e Prognosi ha rivisto al ribasso al 2% le stime di crescita economica per il corrente anno, dal precedente 2,8%, invocando il declino nell’industria e i risultati inaspettatamente deboli nell’agricoltura. Anche a Bruxelles, la Commissione Europea ha rivisto sempre al ribasso le previsioni di crescita economica in Romania per il corrente anno, dal 3,2% anticipato a maggio al 2,2%. Nelle previsioni d’autunno, l’Esecutivo comunitario indica come cause del freno economico l’elevato tasso d’inflazione, che limita i redditi reali disponibili, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e la domanda esterna. Dopo un avanzo di 2,2 pp quest’anno, l’economia romena dovrebbe vedere una crescita del 3,1% nel 2024, inferiore al 3,5% previsto in primavera. Anche nel 2025 l’economia crescerà del 3,4%.
Stando alla Commissione, l’accelerazione dell’economia nei prossimi due anni sarà sostenuta dai solidi aumenti dei redditi disponibili, dalla diminuzione dell’impatto a seguito dell’incremento degli interessi e dalla resistenza del consumo e degli investimenti pubblici. Mentre si aspetta un rallentamento del consumo privato, gli investimenti rimarranno il principale contributore alla crescita del PIL lungo l’intervallo di prognosi, rileva il rapporto dell’Esecutivo comunitario. Per quanto riguarda il deficit governativo, le previsioni d’autunno della Commissione Europea indicano la possibilità che sia raggiunto il 6,3% del PIL nel 2023, cioè il livello dello scorso anno. In tal caso, si tratta di una revisione significativa al rialzo rispetto al deficit del 4,7% del PIL previsto nelle previsioni di primavera.
L’Esecutivo comunitario si aspetta che il deficit governativo scenda al 5,3% nel 2024 e al 5,1% nel 2025, a seguito delle misure di consolidamento fiscale che saranno implementate a gennaio. Tuttavia, la riduzione del deficit come risultato del pacchetto di consolidamento fiscale dovrebbe essere parzialmente contrastata da un aumento delle spese di personale. Inoltre, la Commissione Europea precisa che la prognosi non include anche i potenziali costi a breve termine della riforma delle pensioni in preparazione in questo momento, che comporterà il ricalcolo e, per buona parte, l’aumento.
La Romania è già sotto procedura di deficit eccessivo e, se non riesce a ridurre la differenza tra spesa pubblica ed entrate, rischia di perdere decine di miliardi di fondi europei. In riferimento all’inflazione, l’Esecutivo comunitario stima che la tendenza discendente dell’inflazione totale si noterà solo l’anno prossimo e fra due anni, quando potrebbe rientrare nel target della Banca Centrale di Romania. Per il corrente anno, la Commissione Europea anticipa un calo modesto dell’inflazione fino al 9,8% da una media del 12% nel 2022, con una riduzione fino al 5,9% nel 2024 e al 3,4% nel 2025.