Politica: verso una grande coalizione PNL-PSD-UDMR?
A Bucarest, il PNL e il PSD hanno deciso di avviare i negoziati per la formazione di un governo.
Leyla Cheamil, 09.11.2021, 15:28
A Bucarest si sta profilando sempre di più un Governo PNL-PSD-UDMR, dopo la destituzione, con mozione di sfiducia, a inizio ottobre, del Gabinetto di minoranza PNL – UDMR, diretto dal leader liberale Florin Cîţu, e lannuncio del presidente romeno Klaus Iohannis, della scorsa settimana, di chiamare i partiti a consultazioni solo nel momento in cui si sarà coagulata una maggioranza parlamentare assunta. I liberali non hanno più accettato di rifare lalleanza con lUSR, cosicchè, per il PNL lopzione vincente sembra, adesso, il PSD, accanto al quale ha governato anche nel periodo 2013 – 2014. E quella non è stata la prima alleanza governativa tra la Destra e la Sinistra. Nel 2008, il Partito Democratico diretto de facto dal presidente Traian Băsescu ha governato assieme ai socialdemocratici di Mircea Geoană.
Quindi, la direzione liberale ha deciso, a maggioranza di voti, di avviare ufficialmente i negoziati con il PSD per la formazione del governo. Di questa nuova maggioranza faranno parte anche lUDMR e le minoranze nazionali. Le condizioni messe dai liberali non sono negoziabili. Loro sono contrari a qualsiasi aumento delle tasse e vogliono che lo stato sia un partner onesto del mondo daffari. Non in ultimo, vogliono la formazione di una maggioranza intorno al PNL con un premier liberale. Il PNL ha, inoltre, in vista la continuazione delle riforme amministrative, soprattutto per quanto riguarda i salari e le pensioni, e il rispetto del partenariato con il capo dello stato, Klaus Iohannis. “Per me sono importanti le riforme. Voglio vedere con chi posso attuare queste riforme nel prossimo periodo e dobbiamo trovare un partner perchè, da solo, il PNL non ha la maggioranza nel Parlamento. A me interessa andare avanti con le riforme del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la riforma delle pensioni, la riforma della retribuzione, dellamministrazione pubblica, mi interessa che ci assicuriamo di mantenere il ritmo di crescita delle spese con gli investimenti”, affermava il presidente del PNL, il premier interinale Florin Cîțu.
Dal canto suo, la direzione del PSD, che vede nei liberali la chance di entrare a far parte della coalizione di governo, ha votato, allunanimità, lavvio dei negoziati con questi ultimi. “Il Consiglio Politico Nazionale ha dato il via libera, perchè siamo aperti alla negoziazione per risolvere urgentemente i problemi dei romeni”, ha affermato il primo-vicepresidente del PSD, Sorin Grindeanu. I socialdemocratici hanno deciso anche una lista di misure da prendere nel successivo periodo. Si tratta, tra laltro, della gestione della pandemia, dellaumento degli assegni familiari, dellindicizzazione delle pensioni e del salario minimo. Del futuro governo dovrebbe far parte anche lUDMR, che ha deciso lavvio dei negoziati per la formazione di una grande coalizione con il PNL e il PSD sostenuta dalle minoranze nazionali. Il suo presidente, Kelemen Hunor, affermava che questa coalizione ha senso solo se si possono attuare riforme per la revisione della Costituzione, lintroduzione della repubblica parlamentare rappresentando un obiettivo importante.