Più ponti sul fiume Prut
Sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Prut, che garantirà una connessione moderna tra la Romania e la confinante Repubblica di Moldova.

Sorin Iordan, 28.04.2025, 11:44
La Romania e la Repubblica di Moldova saranno presto unite da un nuovo ponte sul fiume Prut. La nuova costruzione, iniziata alla fine della scorsa settimana, è speciale sia per la portata che per il simbolismo. Il ponte di Ungheni collegherà il comune di Golăeşti nella provincia di Iaşi (nord-est) e la località di Zagarancea nel rione moldavo di Ungheni e sarà costruito come un’autostrada, con due corsie per direzione e strutture per il transito pedonale.
Il progetto, del valore di 30 milioni di euro, è finanziato con fondi europei. Il ponte avrà una lunghezza di 260 metri, un valico di frontiera con parcheggi, strade di collegamento su entrambe le rive e farà parte della futura così chiamata Autostrada dell’Unione, che collegherà le città di Târgu Mureş (centro della Romania) – Iaşi e Ungheni alla futura autostrada Ungheni – Chişinău, entrambe con una data di completamento stimata per il 2030.
La costruzione sarà chiamata “Ponte dei Fiori”, con riferimento alle azioni dei primi anni ’90 quando, per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato possibile attraversare il confine senza documenti. Quei momenti sono stati ricordati dal vicepremier romeno Marian Neacşu, presente alla cerimonia di posa della prima pietra, accanto ad altre autorità di Bucarest e Chișinău. Marian Neacşu ha dichiarato che è giunto il momento di costruire ponti solidi e che la nuova costruzione rappresenterà “il cammino della Moldova attraverso la Romania verso l’Europa”.
Il ponte creerà nuove opportunità economiche per entrambi gli stati, ha detto, a sua volta, il ministro dei Trasporti romeno, Sorin Grindeanu, precisando che si tratta del primo dei cinque che verranno costruiti. “Stiamo parlando di un ponte che deve essere completato in 18 mesi, il che significa che entro l’autunno del prossimo anno questo ponte o questi ponti dovranno essere percorribili, perché stiamo parlando di un complesso, in realtà ce ne sono due. Ancora più importante è il collegamento che stiamo realizzando con la futura autostrada A8. Non è l’unico ponte, ne abbiamo altri quattro in fase di studio. Verso la fine di quest’anno, probabilmente, saranno completati gli studi di fattibilità per gli altri quattro, e i lavori dovrebbero iniziare l’anno prossimo”, ha detto Sorin Grindeanu.
L’ex commissaria europea per i Trasporti, Adina Vălean, durante il cui mandato è stata finalizzata la documentazione per l’ottenimento dei fondi europei, ha affermato che il ponte è l’espressione della libertà di movimento e un’opportunità di sviluppo economico per l’intera regione, poiché l’infrastruttura significa prosperità per i cittadini di entrambi i paesi e dell’UE.
Da parte sua, il presidente del Parlamento della Repubblica di Moldova, Igor Grosu, ha definito il momento come uno di importanza storica. “Se 35 anni fa, i nostri predecessori hanno fatto un ponte di fiori, un ponte di emozioni, pieno di anima, atteso da tempo, hanno abbattuto il filo spinato sul Prut, credo che la nostra generazione, giustamente, abbia l’obbligo, ma anche l’onore, di costruire ponti di pietra e dobbiamo farlo in omaggio a coloro che costruirono quel ponte di fiori”, ha detto Igor Grosu.
Attualmente, la Romania e la Repubblica di Moldova sono collegate da sei ponti stradali, tre ponti ferroviari e una diga, tutti costruiti più di 60 anni fa.