Piano nazionale per la grande industria
Il Piano Nazionale per la Grande Industria, già concordato dal PSD e dal PNL nella coalizione di governo a Bucarest, ha un valore di quasi 2 miliardi di euro.
Corina Cristea, 19.09.2024, 11:40
Impegnato per la reindustrializzazione del Paese, il Governo di Bucarest ha deciso passi importanti per completare il piano di sostegno ai grandi investimenti strategici nell’industria manifatturiera e quello che sta alla base del Programma di sostegno alla Grande Industria in Romania – metallurgia, industria siderurgica e chimica. La prima componente del Piano per gli investimenti strategici nell’industria manifatturiera prevede un piano di aiuti di stato da 500 milioni di euro e agevolazioni fiscali per investimenti superiori a 150 milioni di euro, che crea direttamente centinaia di posti di lavoro e si sviluppa in regioni con un PIL procapite inferiore alla media nazionale, ha precisato il primo ministro Marcel Ciolacu.
La seconda componente del Piano Industriale è il Programma Nazionale di Sostegno alla Grande Industria in Romania – un regime di aiuti statali da 1 miliardo di euro (circa 5 miliardi di lei) in 6 anni, per la decarbonizzazione dei processi produttivi e l’efficienza energetica. Secondo il primo ministro, circa 30 aziende dell’industria metallurgica e chimica riceveranno un sostegno fino a 100 milioni di euro per beneficiario.
“Ci sono aziende che attueranno investimenti con costi eleggibili di almeno 8 milioni di euro, che riducono del 40% le emissioni dirette di gas serra provenienti dagli impianti industriali e/o riducono di almeno il 20% il consumo di energia negli impianti industriali in relazione alle attività sostenute. Il finanziamento del regime di aiuti statali si realizza in gran parte con la vendita dei certificati di emissione di gas serra relativi alla Romania, e l’investimento dovrà essere mantenuto per 5 anni dalla data del suo completamento”, ha spiegato Marcel Ciolacu.
Il premier ha menzionato che la terza parte del piano prevede un aiuto statale di 1,25 miliardi di lei per 15 aziende che realizzano investimenti nella produzione di materie prime industriali, come tubi, profilati, barre, alluminio o rame. “Questi programmi di sostegno sono in linea con le misure proposte nel Piano Draghi per aumentare la competitività industriale dell’economia europea. I tre regimi di aiuti significano aumento della produzione industriale e del prodotto interno lordo attraverso investimenti, riduzione del deficit della bilancia commerciale, creazione di nuovi posti di lavoro ben retribuiti, nonché decarbonizzazione dei processi produttivi e aumento dell’efficienza energetica”, ha puntualizzato il primo ministro, aggiungendo che è auspicabile consolidare il modello di sviluppo economico basato sugli investimenti.