Piani per la protezione dell’infanzia e la crescita della natalità
Le autorità romene continuano a promettere misure per la protezione dei bambini e l’aumento del tasso di natalità.
Daniela Budu, 23.10.2024, 10:54
Un anno fa, il Governo di Bucarest ha adottato la Strategia nazionale per la protezione dei diritti dell’infanzia, e ora il Parlamento ha adottato la legge che istituisce il 2025 come l’Anno del bambino in Romania. Le autorità annunciano che stanno preparando una serie di misure per sostenere i bambini e promuovere i loro diritti, soprattutto quelli provenienti da ambienti sfavoriti. La legge adottata dal Parlamento all’inizio di questo mese prevede diverse direzioni d’azione, tra cui l’organizzazione di eventi dedicati allo sviluppo sociale, educativo, culturale e civico dei bambini, nonché lo stanziamento di fondi specifici per sostenere queste iniziative e la priorità degli investimenti nelle infrastrutture destinate ai bambini.
Sebbene esistano una legislazione nazionale specifica, una strategia chiara e un piano d’azione chiamato Garanzia europea per l’infanzia a livello di tutti gli stati membri dell’UE, con l’adozione di questa legge, dicono le autorità, la Romania sta compiendo un ulteriore passo avanti. Opinione condivisa dalla rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la lotta alla violenza contro i bambini, Najat Maalla M’jid, la quale, in una recente visita in Romania, ha apprezzato i significativi progressi compiuti nel campo della protezione e dei diritti dell’infanzia, nonché in materia di contrasto alla violenza sui minori negli ultimi due anni. Inoltre, ritiene che questa iniziativa sia un esempio di buone pratiche e suggerisce che un anno dedicato ai bambini in diversi paesi potrebbe stimolare gli investimenti globali nella protezione dell’infanzia.
“La Romania ha ottenuto risultati chiave nella protezione e nel benessere dell’infanzia, con molteplici strategie, piani e riforme legislative in questo campo. Credo che la Romania sia in una posizione eccellente non solo per continuare a guidare questi sforzi a livello nazionale, ma anche per diventare un esempio a livello internazionale nella protezione dell’infanzia”, ha dichiarato Najat Maalla M’jid a Bucarest. Tuttavia, la rappresentante dell’ONU ha sottolineato che il paese deve ancora affrontare numerose sfide in questo campo.
D’altra parte, ad una tavola rotonda svoltasi martedì a Bucarest, è stato affrontato anche il problema dell’aumento della natalità in Romania. I rappresentanti del Governo spiegano che l’infertilità è un tema che va incluso nell’agenda pubblica ed è necessaria una strategia nazionale per aiutare le donne e tutte le coppie che vogliono diventare genitori, per sostenerle attraverso misure fiscali ed economiche, nonché attraverso accesso adeguato a tutti i servizi sanitari.
Secondo le statistiche ufficiali, l’infertilità colpisce, a livello globale, un sesto della popolazione adulta. In Europa, ad esempio, si stima che circa 25 milioni di coppie si confrontano con problemi di infertilità. Il basso tasso di natalità e l’elevata infertilità hanno effetti che, secondo le autorità, in mancanza di misure immediate, possono portare a fenomeni irreversibili. Ecco perché, promettono i rappresentanti dell’Esecutivo, la natalità è e continuerà ad essere una priorità. La ministra della Famiglia e della Gioventù, Natalia Intotero, ha informato che il programma di fecondazione in vitro è funzionale e sarà ampliato, perché risponde all’allarmante calo della natalità e ai problemi finanziari che affrontano le famiglie in Romania.