Patto di sicurezza Repubblica di Moldova – UE
La Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) ha firmato con l’Unione Europea un patto di sicurezza e difesa.
Bogdan Matei, 22.05.2024, 10:48
Tutti gli esperti militari e tutti i commentatori politici dicono della Repubblica di Moldova che è lo stato confinante con l’Ucraina più gravemente colpito dall’invasione russa. Solidalmente con le autorità di Kiev, che stanno cercando di resistere agli invasori, Chişinău, che ospita numerosi profughi ucraini, è diventata a sua volta un bersaglio per i russi. Tutti gli elementi di una guerra ibrida, come i falsi allarmi bomba, attacchi informatici, proteste finanziate illegalmente, ricatto energetico, sono le sfide che il sistema degli Affari Interni deve affrontare, dichiarava a Radio Chişinău l’ex competente ministro del governo filo-occidentale, Ana Revenco.
La propaganda a favore della guerra, l’incitamento all’odio, la disinformazione, parti della stessa guerra ibrida, hanno lo scopo di indebolire la resilienza dei cittadini, aggiungeva l’ex ministra. “Ci sono già certezze che la Russia sta utilizzando più leve e molto più intensamente, nel tentativo di di destabilizzare la situazione nella Repubblica di Moldova, non senza l’appoggio degli oligarchi latitanti”, concludeva il ministro Revenco.
In questo contesto angosciante, la Repubblica di Moldova ha firmato ieri un patto di sicurezza e difesa con l’Unione Europea. Grazie al documento, spiegano i firmatari, la collaborazione tra Chişinău e Bruxelles sarà molto più stretta e offrirà alla repubblica più strumenti per rafforzare la propria sicurezza su più livelli, quello militare compreso. Il corrispondente di Radio Romania a Bruxelles nota che d’ora in poi la Repubblica di Moldova potrà partecipare alle missioni attinenti alla politica europea di sicurezza e difesa e riceverà aiuto per rafforzare le sue capacità militari. Inoltre, i suoi soldati saranno integrati nel corpo europeo di rapido schieramento militare e parteciperanno ad esercitazioni e addestramenti congiunti.
Un’altra forma di collaborazione tra l’Unione e la repubblica è il cosiddetto strumento europeo per la pace, attraverso il quale gli Stati membri possono acquisire e fornire attrezzature militari. La cooperazione tra le due parti si estende anche ai settori degli attacchi ibridi, della disinformazione o della messa in sicurezza delle infrastrutture critiche e dei confini. In pratica, dicono i commentatori, tutto ciò che riguarda la sicurezza della Repubblica di Moldova è ormai oggetto della collaborazione prevista dal patto.
Con lo status di neutralità sancito sin da tre decenni addietro da una Costituzione che molti considerano obsoleta, Chişinău ha uno degli eserciti meno numerosi e scarsamente equipaggiati d’Europa. Ma il ministro della Difesa, Anatolie Nosatîi, militare di carriera, con corsi di alta formazione negli Stati Uniti, promette di rafforzare l’esercito, alla luce della guerra ibrida condotta dalla Russia. In un’intervista rilasciata alla stampa di Bucarest, Nosatîi ha parlato anche della cooperazione in campo militare con l’Unione Europea, la NATO e la confinante Romania e ha insistito sul fatto che l’Alleanza Nord Atlantica “non è lo spaventapasseri di cui parla la propaganda russa”.