Nuovo governo a Chişinău
Ex ministro dell'Interno e consigliere presidenziale alla sicurezza, Dorin Recean ha assunto la guida del governo nella Repubblica di Moldova.
Bogdan Matei, 17.02.2023, 10:34
Lungi dall’essere alcun campione di stabilità politica, la Repubblica di Moldova è arrivata al 16/o premier nei suoi 32 anni di indipendenza, il che significa mediamente due anni per un incarico di primo ministro. Dichiarati di destra o nominalmente di sinistra, filorussi o pro-occidentali, i premier della Repubblica di Moldova non hanno segnato in maniera durevole la storia di questo stato. Ieri è toccato all’ex ministro dell’Interno e consigliere presidenziale alla sicurezza, Dorin Recean, assumere la guida del governo, dopo le recenti dimissioni di Natalia Gavriliţa, la quale teneva le redini dal 6 agosto 2021, in seguito alla vittoria netta del partito presidenziale Azione e Solidarietà (PAS) alle elezioni politiche anticipate, quando si era aggiudicato 63 dei 101 seggi parlamentari. Con l’annuncio delle dimissioni, la Gavriliţa ha dichiarato che lo stato entra in una nuova tappa, in cui la sicurezza sarà prioritaria.
Sempre con i voti del PAS è stato insediato anche il gabinetto Recean, la cui struttura è poco differente dalla squadra Gavriliţa. I corrispondenti di Radio Romania a Chişinău notano che solo quattro ministeri cambiano i vertici. Cambierà, probabilmente, lo stile di governare, dalla prestazione piuttosto mite e lenta di Natalia Gavriliţa ad una politica energica, con mano ferma, come viene percepito Recean nello spazio pubblico. A Chişinău, i commentatori politici notano che, al di là delle dichiarazioni, ci sono dei segnali che indicano come vere cause del cambio di governo la lentezza delle riforme attuate dalla squadra Gavriliţa e le tensioni all’interno della maggioranza.
Il programma di governo è fondato sulla visione di sviluppo della presidente della Repubblica di Moldova, Maia Sandu, e del Partito Azione e Solidarietà, con modifiche a seconda della realtà attuale. Oggi ci confrontiamo con problemi quali l’inflazione elevata, la guerra nella confinate Ucraina, l’impennata dei prezzi dell’energia, ha detto Recean nel discorso di investitura pronunciato davanti ai deputati. Il nuovo premier ha promesso inoltre di migliorare l’efficienza e di ripristinare l’ordine nelle istituzioni pubbliche, semplificare l’accesso degli ambienti d’affari alle risorse finanziarie, sottolineado la necessità di una lotta più efficace alla corruzione.
Altre priorità del nuovo governo sono l’integrazione nell’Unione Europea e lo sviluppo economico. In materia di politica estera, il nuovo premier si propone di concentrarsi sull’adempimento delle esigenze di Bruxelles inoltrate a Chişinău, dopo aver ricevuto lo status di candidato all’adesione all’Unione. Un’attenzione particolare, notano le agenzie stampa internazionali, viene concessa anche alle relazioni con la confinante Romania, che dovrebbero essere strategiche e privilegiate. Sottolineata anche la necessità di approfondire i rapporti con gli Stati Uniti e altri donatori occidentali, il cui sostegno è vitale per uno dei più poveri stati dell’Europa.