Nuove discussioni sulla compensazione dei prezzi dell’energia
Il Governo di Bucarest annuncia un nuovo schema per la tutela dei consumatori domestici di energia elettrica.
Roxana Vasile, 12.01.2022, 13:17
La situazione nel settore energetico romeno è grave e non sembra dare segni di miglioramento in assenza di un intervento fermo della classe politica. Sovrapposta alla totale liberalizzazione, nel 2021, del mercato dell’energia, l’impennata dei prezzi della corrente elettrica e del gas naturale provoca vittime. Da una parte, tra i consumatori domestici, soprattutto tra quelli vulnerabili che, da un mese all’altro, ricevono bollette che sembrano a volte assurde. D’altra parte, affrontano problemi anche i consumatori economici che, per le stesse ragioni, si vedono costretti a restringere la propria attività e, di conseguenza, dovranno licenziare più dipendenti. Uno dei casi più clamorosi in questi giorni è quello del complesso ALRO di Slatina (sud), uno dei maggiori produttori di alluminio in Europa, che ha già cominciato a chiudere un capannone per l’elettrolisi che funzionava da oltre mezzo secolo.
Il Ministero dell’Energia afferma che gli strumenti di controllo dei protagonisti sul mercato dell’Energia siano in mano all’Ente Nazionale di Regolamentazione nel settore dell’Energia (ANRE), autonomo e indipendente dal punto di vista decisionale, dell’organizzazione e del funzionamento, oppure all’Autorità Nazionale per la Tutela dei Consumatori. Tramite un’ordinanza, votata successivamente nel Parlamento, il Governo PNL-PSD-UDMR ha deciso di congelare i prezzi e di concedere compensazioni alla popolazione nel periodo 1° novembre 2021 – 31 marzo 2022. Ma non tutti gli attori del mercato hanno osservato la legge, afferma il ministro dell’Energia, Virgil Popescu: “Sì, ci sono fornitori che hanno inviato bollette senza applicare il tetto massimo dei prezzi o le compensazioni. Un solo grande fornitore è stato preparato ed entro la data del 15 dicembre ha emesso le fatture in conformità alla legge.”
Di conseguenza, i cittadini che hanno ricevuto bollette non conformi non dovranno pagarle, e i fornitori che le hanno inviate hanno l’obbligo di rifarle, pena il ritiro della licenza di funzionamento. In più, il premier Nicolae Ciucă ha annunciato anche altre misure a sostegno della popolazione: “Dal 1° aprile, i consumatori domestici con un consumo mensile di fino a 300 kilowatt all’ora beneficeranno di un nuovo schema di protezione, che includerà un’IVA abbassata al 5%, nonché la compensazione del certificato verde e del bonus di cogenerazione per il consumo. Elaboreremo uno schema di sostegno anche per quanto riguarda il gas naturale.”
Il premier ha aggiunto che sono analizzate misure di sostegno anche per le PMI, a patto che mantengano i posti di lavoro. Il PSD ha salutato le misure di tutela della popolazione di fronte all’aumento dei prezzi dell’energia annunciate dal Governo, però afferma che ci vuole di più. I socialdemocratici si pronunciano per la diminuzione dell’IVA non solo per l’energia, ma anche per il gas naturale, e dal 1° febbraio anziché dal 1° aprile. Per chiudere l’argomento, va detto che quasi tutti i prodotti e i servizi hanno registrato rincari in Romania, principalmente (del 70%) a causa dell’aumento dei prezzi della corrente elettrica e del gas, e che l’inflazione è un motivo di preoccupazione per la popolazione, ma anche per la Banca Centrale. Nella prima parte dell’anno, l’inflazione potrebbe superare il 7-8%.