Nuova crescita del salario minimo
A partire dal 1° gennaio 2025, il salario minimo in Romania salirà a 4.050 lei (circa 810 euro) dagli attuali 3.700 (circa 740 euro). Lo hanno concordato nel Consiglio Nazionale Tripartito i rappresentanti del Governo, dei sindacati e dei datori di lavoro.
Daniela Budu, 17.10.2024, 11:30
La Romania si allinea così ai requisiti relativi al salario minimo europeo. In un post su Internet, il primo ministro Marcel Ciolacu afferma che il paese raggiunge un livello pari al 47% del salario minimo a livello europeo e rispetta la direttiva comunitaria secondo la quale questo valore deve essere compreso tra il 47 e il 52%. Il presidente del Blocco Nazionale Sindacale, Dumitru Costin, si è detto solo parzialmente soddisfatto dell’aumento.
“Questo incremento non basta, è un passo avanti. Recentemente il Senato ha votato un emendamento al disegno di legge approvato dal Governo, che prevedeva un minimo di 50 e un massimo di 52, una spiaggia negoziale per Governo, datori di lavoro, sindacati. L’ambiente imprenditoriale ha avuto il sostegno politico proprio dalla coalizione di governo, perché nel corso del dibattito ci siamo resi conto che il minimo 50 – massimo 52 è passato a minimo 47. Comunque, nei giorni prossimi seguono i dibattiti e il voto finale sulla legge alla Camera dei Deputati”, ha detto Dumitru Costin.
Il leader sindacale ritiene che questo incremento del salario minimo porterà ad altri aumenti degli stipendi in alcune aziende o istituzioni perché bisognerà fare una differenziazione in base alla responsabilità, alla complessità del lavoro in questione e all’anzianità di servizio. A suo avviso, circa un milione di persone beneficeranno di questo aumento. Dumitru Costin ritiene che l’ambiente imprenditoriale possa supportare il nuovo valore.
Invece, il segretario generale del Consiglio nazionale delle PMI, Sterică Fudulea, precisa che l’aumento del salario minimo richiede alle aziende di stanziare 350 lei (70 euro) in più per ogni dipendente, il che rappresenta uno sforzo finanziario importante nel caso delle piccole imprese. “Non avrebbe dovuto aumentare perché è già il secondo incremento in sei mesi. Parliamo di un aumento di un altro 12% rispetto a quello di metà anno, pari all’11%. Tuttavia, ho proposto che l’agevolazione di 300 lei rimanga in questo aumento del salario minimo”, ha detto Sterică Fudulea.
Si tratta di mantenere l’esenzione dal pagamento di tasse e contributi sociali per un importo di 300 lei dal salario minimo lordo, ugualmente concordata dal Governo e dai partner sociali.